Epicentro, a Tivoli una mostra per omaggiare Oreste Casalini a 3 anni dalla sua scomparsa
Last Updated on 17/07/2023
Sino al 5 novembre 2023, presso il Santuario di Ercole Vincitore di Tivoli, la mostra “Epicentro” rende omaggio a Oreste Casalini a tre anni dalla prematura scomparsa

Sino al 5 novembre 2023, presso il Santuario di Ercole Vincitore di Tivoli, la mostra “Epicentro” rende omaggio a Oreste Casalini (Napoli, 1962- 2020) a tre anni dalla prematura scomparsa. Il progetto tende a valorizzare un’esperienza artistica significativa nell’ambito della continua attività dell’Istituto volta a sondare la contemporaneità in chiave artistica.
Le opere in mostra
Il percorso espositivo è allestito tra esterno e interno negli spazi del Santuario di Ercole Vincitore e propone una selezione di lavori realizzati su diversi medium per dare la misura della complessa produzione dell’artista fatta di opere scultoree, pittoriche e grafiche che si accostano spesso all’espressione architettonica.
Il linguaggio di Casalini ha attinto liberamente alle Avanguardie storiche del ‘900 e si è confrontato spesso con la “monumentalità”. Le sue figure – massicce, materiche e imponenti – sono spesso senza volto, riecheggiano i manichini metafisici e le maschere delle civiltà di interesse etnologico.
La mostra propone dunque un approfondimento in chiave retrospettiva di una ricerca artistica che si è confrontata con la memoria, il ricordo e l’archetipo, riflettendo sulla natura dell’uomo e sulla valenza etica e civile dell’arte.
Nel percorso espositivo svolge un ruolo chiave Epicentro progetto artistico presentato alla 52a Biennale di Architettura di Venezia e realizzato in seguito al sisma del 2009 che ha devastato L’Aquila. Il progetto si basa sulla tragica esperienza ma sonda la dimensione nuova e diversa dello spazio che si misura con l’umanità piegata dalla tragedia ma proiettata in un continuo divenire: epicentro dunque come sintesi di una parabola umana e artistica dove l’arte incarna un’istanza civile, etica e morale.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.