Cornucopia, il cibo diventa arte: 7 artisti in mostra al Margutta
Last Updated on 15/12/2015
Cibo, ricette e peccati di gola ovunque, dentro e fuori dai piatti, durante il vernissage della nuova mostra Cornucopia Obsession #foodporn, presso il ristorante Il Margutta vegetarian food & art. E’ proprio l’alimentazione, infatti, il leit motiv di queste venti opere esposte tra le sale espositive, che si pongono l’obiettivo di raccontare tutti i contrasti del cibo, inteso come nutrizione e come abbondanza, piacere e condanna, tradizione e globalizzazione.
La mostra, curata da Francesca Barbi Marinetti e in collaborazione con la Galleria Federica Ghizzoni, nasce da un’idea di Francesca Barbi Marinetti e Tina Vannini. Le opere sono di Francesco Bancheri, Sara Baxter, Daniele Carnovale, Marco Colletti, Laura Giardino, Shanti Ranchetti ed Elio Varuna. Durante il vernissage sono accorsi anche l’attore Pino Quartullo, il giornalista radiofonico Daniel Della Seta, la conduttrice Roberta Beta, il chirurgo Ludovico Palla, lo stylist Marco Scorza e la scrittrice Iolanda Pomposelli.
LE FOTO DEL VERNISSAGE –
“Simbolo di abbondanza, fortuna e fertilità – spiega la curatrice Francesca Barbi Marinetti – su un piano più profondo la cornucopia rappresenta sovranità, spiritualità e forza. Ed è bipolare in quanto penetrante e pungente (maschile), contenitrice e creativa (femminile). Ancora una volta un bene supremo può assumere le sembianze della tentazione eccitando abitudini comportamentali”.
GLI ARTISTI – Francesco Bancheri propone primi piani ravvicinati di fiori e cibo, in un’immersione olfattiva e visiva attraverso collage di buste e ritagli di giornali. In Daniele Carnovale il consumo del cibo è rapportato all’immagine femminile in soluzioni di equilibrata eleganza e ironia, con alimenti e bevande diverse a cui ogni opera è singolarmente ispirata.
Con L’Ile des Charmes II Marco Colletti presenta dolci balocchi dai colori squillanti,in netto contrasto con lo sfondo ombroso, che strizzano l’occhio alla nostra dimensione infantile. L’opulenza di un mondo sazio d’ogni cosa ritorna negli accostamenti surreali di Elio Varuna: è il Tuty il marchio d’artista onnipresente nelle opere di Varuna, un esserino rosso simile ad una macchia con bocca, denti ed arti.
È l’icona pop per eccellenza, il barattolo,a qualificare per Sara Baxteri supereroi. Il faro è qui puntato sulla tendenza al consumo di merci che rendono “iper”. Sono piselli, invece, quelli tatuati sulla pelle della bad-girldi Laura Giardino che ironizza sulla seduzione oscura e perversa femminile. Le pin-up di Shanti Ranchetti, infine, esasperano il rapporto tra appetito sessuale e gastronomico, prigioniere di uno stereotipo in apparenza seduttivo ma fondamentalmente dolce-amaro.
ALCUNE OPERE IN MOSTRA –
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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