Il viaggio artistico di Manuela Gatti a Spazio Ginko
Last Updated on 04/05/2017
A Spazio Ginko, in via del Colosseo, 24 , a Roma, arriva l’arte di Manuela Gatti. L’esposizione inaugura domani 5 maggio alle ore 19:30 e sarà visitabile sino a giovedì 25 maggio.
CHI E’ MANUELA – Sono i suoi occhi azzurri, il suo sorriso e lei, Manuela Gatti che ti porta con dolcezza ed eleganza nel suo mondo pittorico. Neofita inizia per gioco il suo percorso artistico e la sua tenacia mista a curiosità e ricerca di perfezione la porta a sperimentare e a studiare alla scuola di Adriano Frida. Con lui sperimenta tecniche e stili pittorici.
LE SUE OPERE – Attratta dal figurativo, le sue figure fluttuano su uno sfondo vuoto, sono figure seducenti che impersonano l’equilibrata interpretazione dell’esistenza, esaltata da una vitalità e purezza cromatica. Le sue opere sono legate a un figurativo mai statico ed inerte, ci coinvolge nei silenzi della sua anima; anima sempre pulsante, capace di recepire le sottigliezze più intime e le nascoste vibrazioni delle emozioni, con le sue opere ne incanta la melodia.
“Manuela destruttura i suoi quadri – spiega Chiara Candellone Sticca – anche componendo volti con il supporto di più tele che però con grande maestria ed effetto scenografico non accosta ma fa traslare , scivolare, tanto da avere un insieme frammentato ma che l’occhio dell’osservatore riesce senza fatica alcuna ad armonizzare.
IL PERCORSO – Il suo ultimo prezioso lavoro ha protagoniste due giovani donne, di botticellesca impostazione pittorica , trova la sua originale modernità nei monili nel taglio dei capelli e dal suo personale modo di presentarci il dipinto composto da più tele accostate con un effetto quasi casuale, ma di casualità non ha nulla infatti dove finisce l’uno non potrebbe che nascere l’altro , proprio in quel punto e proprio con quella forma.
“Manuela Gatti – aggiunge Chiara – non si ferma qui percorre il suo viaggio nell’arte buttandosi a capo fitto nelle innovazioni , lasciandosi invadere dalle emozioni e la ritroviamo nelle sue opere astratte , di una perfezione orientale. Qui il centro del suo interesse è la trasformazione dell’informazione da uno stato all’altro, idiogrammi ,segni veloci,composizioni immateriali su sfondi principalmente bianchi ci ricordano spartiti musicali”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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