La paranza dei bambini, l’innocenza perduta per la lotta al potere
Last Updated on 09/05/2019
‘La paranza dei bambini’, il film evento tratto dal best seller di Roberto Saviano e diretto da Claudio Giovannesi, è l’unica pellicola italiana in concorso alla 69/ma edizione del Festival di Berlino
‘La paranza dei bambini’, il film evento tratto dal best seller di Roberto Saviano e diretto da Claudio Giovannesi, è l’unica pellicola italiana in concorso alla 69/ma edizione del Festival di Berlino. Come ha affermato lo stesso regista, il film non vuole essere uno spin-off di Gomorra, ma vuole raccontare la Napoli criminale da un punto di vista del tutto diverso. Se Gomorra è un film noir che parla di violenza, Giovannesi vuole raccontare l’adolescenza di chi ha fatto una scelta criminale. La storia è quella di sei ragazzini adolescenti che nella loro ascesa al potere finiscono inghiottiti nel ciclone della criminalità. Fino a perdere la loro innocenza. Uscita al cinema il 13 febbraio 2019. Durata 105 minuti.

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La trama di ‘La paranza dei bambini’
Sei quindicenni del rione Sanità, Nicola (Francesco Di Napoli), Tyson (Ar Tem), Biscottino (Alfredo Turitto), Lollipop (Ciro Pellecchia) O’Russ (Ciro Vecchione), Briatò (Mattia Piano Del Balzo), vogliono fare soldi facili per comprare vestiti firmati, scarpe costose, motorini nuovi e frequentare locali alla moda. Capitanati da Nicola, che si erge a fare il Boss del gruppo, si lanciano alla conquista del quartiere e non solo, perché il bel protagonista è innamorato di una ragazza, Letizia (Viviana Aprea). Il loro unico obbiettivo sembra essere quello di avere il controllo dei quartieri e sottrarli ai loro avversari. Con l’incoscienza tipica della loro età arrivano a fare crimini aberranti, rubare, spacciare. Addirittura uccidere. Tutto per ottenere denaro. In questa scalata al potere il prezzo da pagare è alto: la perdita della loro innocenza, delle amicizie, dell’amore e forse della loro identità.
Il nostro commento
Giovannesi è riuscito nella sfida di trasporre sul grande schermo il romanzo di Saviano con grande maestria e umanità. Il regista con uno sguardo chiaro e nitido crea una sceneggiatura potente e lineare, che non si sofferma sulla violenza utilizzata dai ‘paranzini’ ( paranza=insieme di pesci piccoli) per ottenere i propri fini, ma sull’umanità dei ragazzi adolescenti che possono essere allo stesso tempo deboli e feroci. Il film si gioca sulla dicotomia gioco-guerra. Il protagonista litiga per le crostatine con il fratellino più piccolo e sfida i grandi boss per ottenere armi da utilizzare nella sua lotta al potere. La scelta di mettere nel cast dei ragazzi che provengono dai quartieri di Napoli, che conoscono le dinamiche di quei luoghi, dona alla pellicola realismo e autenticità. Plauso al protagonista, il giovanissimo e talentuoso Francesco Di Napoli, la vera rivelazione di questo film.

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Classe 1988, consulente di comunicazione. Dopo la maturità classica e la laurea in Legge ho iniziato a lavorare come ufficio stampa presso la Fondazione Ducci, per poi intraprendere la carriera nelle pubbliche relazioni e nella organizzazione di eventi. Fin da piccolo sono sempre stato una persona molto curiosa e questo mi ha portato ad appassionarmi ad ogni forma di arte. Amo la letteratura russa (Dostoevskij, Tolstoj, Bugalkov) e l’arte classica. E ho una passione per il cinema americano (Martin Scorsese, Woody Allen, Clint Eastwood) e francese (Xavier Dolan, Denis Villeneuve).