Ultimi giorni per l’omaggio a Pina Bausch di Ninni Romeo
Last Updated on 09/05/2019
È visitabile fino a sabato 11 maggio, presso Il Margutta Vegetarian Food & Art, la mostra “Frammenti – Omaggio a Pina Bausch” con le fotografie di Ninni Romeo

È visitabile fino a sabato 11 maggio, presso Il Margutta Vegetarian Food & Art, la mostra “Frammenti – Omaggio a Pina Bausch” con le fotografie di Ninni Romeo: un viaggio temporale, a dieci anni dalla scomparsa della grande artista tedesca, alla scoperta del suo cammino, personale e professionale.
L’esposizione, voluta dalla Daniele Cipriani, Arte sostenuta da Tina Vannini e ospitata presso il ristorante vegetariano, a Roma, in via Margutta 118, è curata dalla giornalista e photo editor Frédérique Deschamps, con testo di presentazione firmato dalla giornalista e scrittrice Leonetta Bentivoglio. Sono esposte 44 fotografie bianco e nero e colore, in diversi formatidi stampa, di cui due ritratti di Pina Bausch e immagini di diversi spettacoli. Ingresso libero. Per il finissage, invece, l’appuntamento con l’artista e con gli organizzatori è per mercoledì 8 maggio, ore 19.
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Le foto di Ninni Romeo in mostra
Un viaggio temporale, a dieci anni dalla sua morte, avvenuta il 30 giugno 2009, lungo trentacinque anni alla scoperta del suo cammino, personale e professionale. Dal Sacre du Printemps del 1975 al Cafè Müller del 1978, da Palermo Palermo del 1989 al Vollmond del 2006. Senza tralasciare il Bamboo Blues del 2007, ispirato all’India, e la sua ultima creazione, …como el musguito en la piedra, ay sì, sì, sì… del 2009, ispirata al Cile. Protagonista della mostra non solo lei, ma tutta la sua arte, fatta di espressione e drammaticità, provocazione ed eleganza. Nonché di “disordine”, il “suo” caos, che trae spunto dalla tradizione, rispettandola e onorandola, per scardinarne la prevedibilità. Puntando non solo alla bellezza dei movimenti, quanto alla loro forza ed essenza.
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“Ninni non punta mai all’effetto – dichiara la giornalista Leonetta Bentivoglio – evita la visione levigata o patinata. Piuttosto insegue il battito d’ala, il respiro irregolare della vita. I suoi “racconti” a volte sono sghembi, obliqui e trasversali, come quelli delle nostre giornate. Spesso sono drammatici. Sono sempre molto umani. Non ci sono mai “pose” nel suo lavoro. C’è un’aria lisa e autentica, nelle fotografie di Ninni Romeo, che si addice bene alla peculiare bellezza “bauschiana”. Non hanno mai compiacimenti estetici. Sanno dirci la rarefazione della memoria e la delicata poesia dell’attimo. Non sono “foto di spettacoli”, ma momenti d’essere”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.