Roma – Galleria Borghese, da ottobre la mostra dedicata a Luigi Valadier
Dal 30 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020 arriva a Galleria Borghese la mostra, curata da Anna Coliva, dedicata a Luigi Valadier, protagonista del rinnovamento del gusto a Roma alla metà del ‘700

Dal 30 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020 arriva a Galleria Borghese la mostra “Valadier. Trionfo dello stile nella Roma del Settecento“. L’esposizione, curata da Anna Coliva, è dedicata a Luigi Valadier, protagonista del rinnovamento del gusto a Roma alla metà del ‘700.
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Luigi Valadier, tra imprese monumentali e sculture religiose
La sua inarrivabile tecnica nel lavorare l’argento e il bronzo portò l’artista a sviluppare un gusto e uno stile assolutamente all’avanguardia, ampliandone la dimensione artistica. Da quella di grande artefice di arredi a realizzatore di imprese monumentali, quali i bronzi di grandi dimensioni, frutto della sua devozione verso la Roma antica, e i monumenti classici e le sculture religiose, che di Roma rappresentano il volto cristiano.
L’impegno di Valadier per Galleria Borghese
Nessun luogo meglio della Galleria Borghese può assolvere l’impegnativo compito di celebrare Luigi Valadier attraverso la sua multiforme produzione. Perché egli fu una figura emblematica per l’aspetto che la Villa andava assumendo nel XVIII secolo grazie al rinnovamento voluto dapprima col principe Camillo e poi con il principe Marcantonio Borghese. Per lui Luigi disegnò arredi, camini, realizzò monumentali servizi da tavola, compose intere sale.
La mostra dunque metterà a fuoco la vasta committenza borghesiana e le sue implicazioni, riunendo gli oggetti e gli arredi che sino a oggi è stato possibile reperire. Saranno esposti anche i disegni delle opere, sopravvissuti numerosi, che risarciscono temporaneamente la collezione Borghese, per quanto possibile, della loro dispersione.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.