“Pimpa, Cipputi e altri pensatori”, la mostra su Altan al MAXXI di Roma
Dal 23 ottobre al 12 gennaio 2020 al MAXXI la mostra “Altan. Pimpa, Cipputi e altri pensatori”. Una ricognizione completa, per raccontare il mondo di Altan tra disegni originali, poster, illustrazioni e filmati. A cura di Anne Palopoli e Luca Raffaelli.

Dal 23 ottobre al 12 gennaio 2020 al MAXXI la mostra “Altan. Pimpa, Cipputi e altri pensatori”. Una ricognizione completa, per raccontare il mondo di Altan tra disegni originali, poster, illustrazioni, quadri, schizzi, tavole, libri e filmati. Realizzata in coproduzione con Fondazione Solares e Franco Cosimo Panini Editore. A cura di Anne Palopoli e Luca Raffaelli.
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Le opere in mostra
Ecco finalmente la mostra completa di un autore capace di muoversi agilmente tra disegni dedicati all’infanzia e fumetto d’avventura, tra romanzi illustrati e filmati di animazione, tra vignette e sceneggiature.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Franco Cosimo Panini.
La cagnolina che ha voglia di sapere
Quello di Altan è un mondo in cui il dubbio si rivela come l’unica grande certezza possibile, in cui i grandi miti della storia vengono ribaltati e l’umanità cerca di galleggiare nel disordinato mare della vita. Ci salva una cagnolina che, forte della propria voglia di conoscenza, sorride di fronte alle meraviglie dell’universo.
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Il loro pensiero è una rivelazione
I personaggi di Altan sono tutti liberi pensatori, così liberi da poter confessare a sé stessi e al mondo anche il proprio desiderio di autodistruzione. Ma il loro pensiero è sempre una rivelazione, è quello che stavamo per dire, che avevamo sulla punta della lingua. Altan ce lo rivela con sorprendente lucidità. Come se fosse sempre un passo avanti a noi.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.