Gio Ponti, una mostra al MAXXI a 40 anni dalla sua scomparsa
Aprirà giovedì 7 novembre, e sarà visitabile sino al 26 aprile 2020, al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la mostra “Gio Ponti. Amare l’architettura”. L‘omaggio a 40 anni dalla sua scomparsa

Aprirà giovedì 7 novembre e sarà visitabile sino al 26 aprile 2020 al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo la mostra Gio Ponti. Amare l’architettura. Un omaggio a 40 anni dalla scomparsa dell’architetto e scrittore.
Una grande retrospettiva sulla sua poliedrica attività
Architetto, designer, art director, scrittore, poeta, critico. Insomma, artista integrale a 360 gradi. Ponti è stato oggetto di una letteratura storico-critica e di una produzione espositiva difficili da eguagliare. A quarant’anni dalla sua scomparsa, il MAXXI gli dedica una grande retrospettiva che ne studia e comunica la poliedrica attività. A partire proprio dal racconto della sua architettura.
Dal disegno di oggetti d’uso quotidiano all’invenzione di soluzioni spaziali per la casa moderna, alla realizzazione di progetti complessi calati nel contesto urbano, come il grattacielo Pirelli a Milano o la cattedrale di Taranto. La progettualità di Ponti si caratterizza proprio per il passaggio disinvolto di scala in scala.
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Le opere in mostra
L’esposizione è realizzata in collaborazione con il CSAC di Parma e Gio Ponti Archives. Questa presenta materiali archivistici, modelli, fotografie, libri, riviste. Nonché oggetti che permettono di scoprire un protagonista eccellente della produzione italiana di architettura, il cui lavoro ha lasciato tracce importanti in diversi continenti.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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