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“Orbis terrarum”, la personale di Antonio Pedretti al castello baronale di Minturno

Protagonisti di questa personale saranno i cicli Bianchi lombardi e Tronchi. Il progetto fa capo a Cristiano Tomassi, titolare della Cristiano Art Gallery di Cassino (Fr). Curatela di Ivan Caccavale.

12 ottobre -9 novembre, questo l’arco temporale durante il quale sarà possibile vedere da vicino le opere di Antonio Pedretti, originario della provincia di Varlese, ma noto ben oltre i confini nazionali. Il pittore si dedica a suggestive rappresentazioni paesaggistiche, tra figurativo e astratto.

Protagonisti di questa personale saranno i cicli Bianchi lombardi e Tronchi. Il progetto fa capo a Cristiano Tomassi, titolare della Cristiano Art Gallery di Cassino, Frosinone. La curatela è invece di Ivan Caccavale, giovane critico d’arte.

Location d’eccezione il castello baronale di Minturno, Latina, risalente al IX sec. e appartenuto nel corso dei secoli a personalità quali Giulia Gonzaga e Isabella Colonna. Le suggestive sale del maniero daranno valore all’alto valore artistico delle opere presentate.

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Chi è l’artista

L’artista nasce il 2 febbraio 1950 a Gavirate, in provincia di Varese. La sua formazione avviene dapprima alla scuola di pittura del Castello Sforzesco e poi all’Accademia di Brera, che abbandona nel 1972. Il suo talento si esprime precocemente attraverso una pittura che ha per soggetti paesaggi, casolari, fiori, alberi, acque stagnanti. Tali rappresentazioni diventano una costante nel corso della sua carriera.

Numerose le collettive e le personali annoverate nel suo curriculum. Sicuramente degna di nota la sua presenza alla Galerie L’Angle aigu di Bruxelles. Successivamente si dedica ad una serie di paesaggi immaginari composti unicamente di onde marine e di vaganti nuvole, fissate in atmosfera, sospese, percorse di vivida luce. Negli anni Ottanta ritorna poi a quel senso della natura delle origini, a liriche evocazioni paesistiche, memori però della gestualità informale e della lezione di Segantini, Constable e Morlotti, sapientemente metabolizzati.

Tra le sue ultime mostre, quella al Padiglione Italia, nell’ambito della 54. Biennale di Venezia, nel 2011, e le personali all’ Italian Culture Institute Osaka (JP), nel 2015, e al Palazzo Ducale di Genova, del 2018.

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