Chiara Montenero: “L’arte non è emulazione, ma espressione del proprio io”
Last Updated on 18/11/2019
Dal libro alla tela, dalla parola all’astratto: la pittura poetica di Chiara alla Galleria SpazioCima. L’intervista alla scrittrice e artista

Chiara Montenero, scrittrice e artista, ha sempre espresso nei suoi quadri l’energia dei colori e il vigore di una storia che si muove tra reale e astratto. Lo fa traendo spunto da ciò che ama, libri e filosofie incluse. Lo fa armandosi di pennelli e tavolozze. Così da raccontare nuove espressioni di sé, immaginando la copertina di un’opera letteraria o di una poesia che le sono rimaste nel cuore. Lasciando guidare il pennello in un viaggio tra concretezze e suggestioni.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, giornalista, ha collaborato anche con Il Giornale, La Stampa e Il Tempo. Nel 1996 la Marsilio Editori ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Angeli in Ascensore. Con l’introduzione di Alberto Bevilacqua. A cui sono seguiti altri libri, tra versi e saggi: Fragilità Indistruttibili, Ambivalenze – Ritratto di Arnold Wesker dalla A alla W, Oltre l’Altrove e Raccontamenti. Ha iniziato a dipingere nel 2012. Ha partecipato ad alcune collettive a Todi, Montefalco, Hammamet. Le sue personali, invece, a Otranto, Lecce, Spoleto, Hammamet, Tunisi e Roma.
Domani aprirà la sua nuova mostra personale, “Oceano mare – omaggio ad Alessandro Baricco”, presso Galleria SpazioCima, sita in via Ombrone 9, Roma. Visitabile dal 19 novembre al 20 dicembre. Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di contattarla. Per raccontarvi l’artista, l’autrice, la donna.
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Intervista a Chiara Montenero, tra libri e opere d’arte
Cosa è l’arte per te?
“L’arte è il luogo della perfetta libertà” (André Suarès)
Qual è stato, nonché come e quando, il tuo primo approccio con l’arte?
“L’arte nasce così, improvvisamente; e contrariamente a tutto quello che noi abbiamo pensato e a quello che abbiamo fabbricato nella fantasia, nasce qualche volta l’opposto di questo” (Marino Marini).
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Da quale artista hai attinto per realizzare il tuo stile?
Da me stessa! Non credo che l’Arte sia emulazione, ma, al contrario, espressione del proprio io allo specchio.
Quale esercizio creativo compi nel raccontare un’opera letteraria in chiave artistica?
Immagino la copertina perfetta per rappresentare quell’opera letteraria. Nè più nè meno.
Il libro che in assoluto vorresti più trasportare in una tela.
È quello che ho tentato di fare in questa mia personale: “Oceano Mare“ di Alessandro Baricco
Tre opere (tue) a cui sei più affezionata e perché.
Non ci sono opere più amate di altre nella mia produzione artistica, ma queste sono state le prescelte per rappresentare il mio lavoro nelle mie prime tre personali
“Raccontamenti”, copertina catalogo personale al Museo del Bardo di Tunisi Copertina Catalogo personale “Oceano Mare – omaggio a Alessandro Baricco” galleria SpazioCima Opera per copertina catalogo personale “Raccontamenti 2” alla Galleria SpazioCima di Roma
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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