Filippo de Pisis, la retrospettiva a Palazzo Altemps
Aprirà il 20 marzo, presso Palazzo Altemps, a Roma, una mostra personale su Filippo de Pisis, tra carte e acquarelli.

Aprirà il 20 marzo, presso Palazzo Altemps, una mostra personale su Filippo de Pisis, tra carte e acquarelli. Dopo la tappa milanese al Museo del Novecento (autunno 2019), arriva a Roma la retrospettiva a lui dedicata (1896 – 1956) che restituisce la sensibilità pittorica dell’artista ferrarese e il suo ruolo di protagonista nell’esperienza della pittura italiana tra le due guerre.
Le opere in mostra
A Roma, oltre ad un’ampia selezione delle tele esposte a Milano, verrà messo l’accento su una quarantina tra carte e acquerelli. Fragili, discreti, segreti segni che trovano un rapporto ideale ed efficace con la collezione di Palazzo Altemps. Questa riflessione sull’antico, in de Pisis, è presenza costante, particolare visione metafisica, nostalgia per il frammento, memoria.
Il progetto di mostra è concepito nel rispetto della sintonia con la raccolta permanente del Museo, che illustra in maniera esemplare l’affermarsi del collezionismo, nel Cinquecento e nel Seicento, di antiche sculture, capolavori dell’antico.
Orari, costi e indirizzo
Luogo: Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps.
Indirizzo: Via di Sant’Apollinare, 46, Roma.
Date: dal 20 marzo al 20 giugno 2020.
Orari: da martedì a domenica 9.00-19.45. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura del museo.
Ingresso: accesso ad una singola sede del Museo Nazionale Romano: Intero € 10,00. In occasione di mostre: Intero € 13,00.
Combinato (valido 3 giorni) Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano: intero € 15,00, Ridotto € 2,00: cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni compiuti della dell’Unione Europea.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.