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Tatsiana Pagliani, calze di nylon e rame nel segno di Venere

Appuntamento dall’8 al 14 febbraio presso la galleria Art Gap con la personale “Ciò che resta di Venere” di Tatsiana Pagliani. A cura di Federica Fabrizi.

Appuntamento dall’8 al 14 febbraio presso la galleria Art Gap con la personale “Ciò che resta di Venere” di Tatsiana Pagliani. A cura di Federica Fabrizi.

Le opere in mostra

Tatsiana Pagliani si contraddistingue nel panorama dell’arte contemporanea con le sue originalissime opere caratterizzate da leggerezza, mutevolezza, trasparenza, resistenza, forza, equilibrio, gioco di luci e ombre e femminilità. Qualità che l’artista stessa associa alla personalità della sua Musa ispiratrice, Venere, che con le sue forme eteree e la sua espressione di serafica e celeste leggiadria, la guida e la conduce a rievocarla e ricordarla per quello che era stata e per quello che attualmente simboleggia.

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Calze di nylon e rame, elementi che riconducono a Venere

Nei suoi lavori ci sono due elementi persistenti. Il primo sono le calze di nylon, appartenenti alle donne della sua famiglia che l’artista ha gelosamente conservato nel corso del tempo. E che rappresentano anche la sua lunga introspezione di chi è, sia come donna che come artista. Il secondo è il rame, riconducibile a Venere, che simboleggia diverse virtù come il carisma, la creatività, la cura e l’equilibrio. E che rappresenta l’incarnazione dell’aspetto femminile dell’essere umano.

Tatsiana Pagliani, nel processo artistico, non padroneggia, non manipola e non controlla i materiali che sceglie di adoperare perché sono quest’ultimi a farlo attraverso le sue mani. Infatti, sono le calze di nylon che con le loro proprietà fisiche, la guidano nella realizzazione delle opere, cercando l’armonia dei segni e la sintonia tra forme e colori.

«È Venere, che cerca di prendere sembianze e tornare tra noi per ricordare che cos’è la bellezza e la femminilità […] Le sue forme curve, pure ed eleganti, sono esattamente parti del suo corpo, che il tempo ha consumato, scomposto, intervallato, assottigliato, spaziato e separato, e nello stesso tempo ricongiunte dai riflessi delle ombre. Non si toccano fisicamente, ma si sfiorano nelle loro rivelazioni percettive, accarezzandosi per mezzo della luce del sole di giorno e della luna di notte. È l’atmosfera notturna che risveglia in realtà la luce di Venere e i colori dei suoi attributi. Non a caso è la stella più luminosa nel firmamento».

Chi è Tatsiana Pagliani

Nata nel 1989 a Minsk, Bielorussia. In tenerissima età di trasferisce con la sua famiglia a Roma dove vive e lavora come artista, docente e guida agli studenti stranieri e cinesi dei progetti Turandot e Foundation Course presso l’Accademia delle Belle Arti in cui, precedentemente, ha conseguito con il massimo dei voti la laurea quinquennale in Decorazione.

Nel 2012 vince la borsa di studio “Franco Zeffirelli” che le dà l’opportunità di studiare a New York. Nel 2019, partecipa al simposio “Eye of the World of Chongqing” presso Sichuan Fine Arts Institute (Cina) come docente dell’Accademia dei Romani di Guidonia Montecelio. Recentemente, ha lavorato come performer e aiuto scenografa al progetto “Studio su BOSCH” di Alessandro Bavari e Franco Losvizzero, presso il MACRO ASILO di Roma.

Orari, costi e indirizzo

Luogo: Art G.A.P. Gallery, Contemporary & Modern Art
Indirizzo: Via San Francesco a Ripa, 105/a, Roma.
Date: dalL’8 al 14 febbraio 2020.
Orari: lun. / sab. 16.00 – 19.30; dom. 17:00 – 19:00.
Ingresso: libero.

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