Il bianco e nero di Monica Ferrando in mostra al Museo Carlo Bilotti
Last Updated on 22/05/2020
Aprirà sabato 7 marzo, sino al 6 settembre 2020, la nuova mostra pittorica di Monica Ferrando, presso Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese. A cura di Marco Vallora.

Aprirà sabato 7 marzo, sino al 6 settembre 2020, la nuova mostra pittorica di Monica Ferrando, presso Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese. La personale propone una prospettiva dinamica, come in un haiku o in un surimono, il vuoto, il puro bianco o il puro nero della tela. A cura di Marco Vallora.
Aggiornamento: causa coronavirus, le date sono cambiate. Quelle presenti in questo articolo sono già state corrette.
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Le opere in mostra
La mostra presenta due serie di quadri, una bianca e una nera. Tradizionalmente coperta da uno sfondo, viene qui resa attiva come parte integrante dell’immagine: come una soglia del visibile e una prospettiva concreta verso un invisibile ignoto. Il visibile liberato dal suo sfondo e dal suo contesto resta tuttavia aperto e in balìa della luce: esso proietta un’ombra, ma non nel luogo – suolo, muro o parete – dove lo vediamo stare, ma sulla tela bianca dove va a posarsi la sua immagine attraverso il gesto pittorico. Una prospettiva tale da non poter rientrare comodamente in un solo concetto, ma sollecitata da un libero gioco di concetti tutti ugualmente e pittoricamente plausibili.
” E’ la notte del corpo e della memoria, della mente e della materia”
Ho lavorato a lungo col fondo oro, non dipingendo nulla che non avesse questa specie di segreta legittimazione “trascendente” che sembra coincidere con la luce: era la convinzione profonda trasmessa dalla tradizione delle icone, che abbracciavo e cercavo di trasferire alla pittura tout court. Poi ho visto che il fondo tendeva sempre di più a salire in superficie, arrivando anche a cancellare le figure dipinte.
Questo affiorare del fondo ha portato, a un certo punto, alla negazione di ogni fondo, lasciando che apparisse la tela bianca senza preparazione e intervento alcuno. Oppure la tela nera, intatta. Il nero dischiude possibilità inconfessabili. E’ la notte del corpo e della memoria, della mente e della materia dopo la loro consumazione nell’attesa della prossima vita. Qui, nella cecità dell’occhio e nell’assenza dell’oggetto, ho inseguito con la pittura quella forma della Terra chiamata paesaggio, cercando di rendermela vicina e di portarne alla luce almeno un lembo.
Orari, costi e indirizzo
Luogo: Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese.
Indirizzo: Piazza Navona, 10, Roma.
Date: dal 7 febbraio al 6 settembre 2020.
Orari: da martedì a venerdì e festivi ore 10.00 – 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30). Sabato e domenica ore 10.00 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).
Ingresso: libero.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.