Domani, di Corrado Ruggeri – La recensione del libro
“Domani” edito da Ponte Sisto, è il nuovo romanzo del giornalista cittadino del mondo Corrado Ruggeri, il racconto di come destini lontani possano incrociarsi perché in fondo viviamo tutti lo stesso piccolo universo.

“Domani” edito da Ponte Sisto, è il nuovo romanzo del giornalista cittadino del mondo Corrado Ruggeri, il racconto di come destini lontani possano incrociarsi perché in fondo viviamo tutti lo stesso piccolo universo.
“Un inno alla vita, dolce e forte come la speranza, tra la Cambogia, Beirut e Sarajevo” si legge nel sottotitolo. Protagoniste del libro sono infatti, innanzitutto, queste città – Beirut, Sarajevo, Phnom Penh – che la Storia a causa della guerra ha voluto “martiri”, condannandole ad anni, decenni di sofferenze. Eppure fra quelle strade è possibile che la vita torni a fluire, che il futuro si illumini di speranza, che nascano nuovi amori, che piccole gioie cancellino grandi dolori. Ma fra le macerie del passato, il presente sembra non riuscire a sfuggire del tutto al proprio destino di dolore, restando avvelenato da crudeltà di trafficanti e intrighi di spie. Eleggendo a protagonisti uomini perduti, donne coraggiose come tigri, bambini senza famiglia né affetti.
Leggi gli altri articoli “letterari” di Uozzart.com
La trama del libro
Beirut, Sarajevo, Phnom Penh. In questo triangolo si incrociano i destini di Andrea, giornalista cinico e umanissimo, deluso dalla sua professione. Goran, un gigante bosniaco che lavora sul mare cambogiano, dove incontra Amina, ex guerrigliera dello Sri Lanka, una tigre Tamil che lotta contro ogni ingiustizia e si occupa dei “bambini senza”: quelli che non hanno casa, famiglia, affetti, cibo. E poi Silvia, bella e volitiva, impegnata a gestire vicino a Phnom Penh un orfanotrofio lasciato in eredità dal padre e a lottare per il futuro di un bambino conosciuto durante un viaggio a Beirut. Naila, una Mata Hari libanese dal fascino travolgente. Lejla, vittima a Sarajevo delle atrocità della guerra. “Domani” è un romanzo che, tra luoghi splendidi e suggestivi, coglie il tormento delle “città martiri” e la folle angoscia delle guerre, ma illumina il futuro – non di tutti, qualcuno soffrirà – con l’impegno e la certezza di farlo diventare migliore del presente.
Il nostro commento
“Domani” ricorda un po’ nella struttura narrativa “Babel”, il film del regista messicano e Premio Oscar Alejandro González Iñárritu. Soprattutto per quanto riguarda la destrutturazione iniziale – o meglio costruzione – della storia, in cui vari filoni narrativi si accavallano tra loro fra passato e presente, in attesa che l’incidere dell’azione conduca verso il climax finale e tutte le vicende giungano a conclusione. Nel mentre tutto concorre a creare un ecosistema che trasale i singoli episodi e dona al romanzo coralità.
È la scrittura fluida di Corrado Ruggeri a portare equilibrio nella lettura e permettere il naturale dispiegamento di una trama così articolata. Ed è qui che emerge la centralità delle tre “città martiri” come assolute protagoniste del romanzo: nelle descrizioni di luoghi, umori, fenomeni, sensazioni che, soltanto un viaggiatore che nei suoi racconti si fa testimone, può captare. Semplicemente perché in questi posti c’è stato e di fronte ad una dura realtà, non si è girato dall’altra parte: ha provato a sorreggerne lo sguardo.
Tra celebrazione e autobiografia
A suo modo una celebrazione, fatta anche attraverso il racconto di chi questi luoghi li abita con umiltà o vi imperversa per secondi fini. La rappresentazione di un’umanità composita, impegnata tutta a non affogare nella propria palude quotidiana. Un corollario di riusciti personaggi minori, in grado di emergere per poco righe dall’anonimato ma non di sfuggire al proprio destino. Senza saperlo, ottimi caratteristi.
“Domani” possiede anche una prorompente vena autobiografica, quella che alimenta la figura di Andrea Fabi, giornalista di lungo corso, amareggiato dal suo lavoro: «C’è un mondo, lontano dalle nostre scrivanie, che ignoriamo e dovremmo invece raccontare – scrive in una feroce lettera indirizzata ai colleghi – Il nostro mestiere è ormai un sogno che impallidisce sempre più, avvolto da sabbie mobili che stanno inghiottendo la nostra professione, lasciata a chi racconta senza vedere, vede e non racconta, inventa o tace».
Con questo romanzo, Corrado Ruggeri ha deciso di continuare a raccontare ciò che va raccontato.

Chi è l’autore
Corrado Ruggeri è nato a Roma nel 1957, laureato in Giurisprudenza, ha lavorato per trent’anni al Corriere della Sera, dove ha anche diretto le pagine dell’Edizione Romana. Ha scritto reportage da tutto il mondo, realizzato e condotto programmi televisivi per Marcopolo, la tv dei viaggi e dell’avventura, di cui è uno dei volti più amati. Numerosi i libri pubblicati, tra i quali Farfalle sul Mekong, un long seller con 8 edizioni nell’Universale Economica Feltrinelli. Ha visitato 80 paesi, ma più di ogni altra zona del mondo ama l’Oriente, al quale ha dedicato il libro La mia Asia – Trent’anni di viaggi in Oriente. Da ultimo ha pubblicato Storie di Bangkok, una guida originale alla capitale thailandese. Ha un sito, http://www.corradoruggeri.it, nel quale racconta i suoi viaggi.
Scheda del libro
Titolo: Domani.
Autore: Corrado Ruggeri.
Editore: Ponte Sisto.
Anno edizione: 2020.
In commercio dal: 13 marzo 2020.
Pagine: 268 p.
EAN: 9788899290917.
Prezzo: € 16,00.
Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Classe 1977, consulente di comunicazione. Vivo fra Roma e l’Umbria. Prima e dopo la laurea sono passato per varie reincarnazioni: sarto, guerrilla marketer, responsabile ufficio stampa nel settore del trasporto aereo, ghost writer. Mi occupo dello sviluppo di progetti editoriali e organizzo festival letterari. Leggo libri, da scrittore sospeso ne scrivo recensioni.