Il dipinto del 1917: La passeggiata di Marc Chagall
La passeggiata è un’opera a olio su tela di 170×163,2 cm che il pittore Marc Chagall realizzò tra il 1917 ed il 1918. La custodisce il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo...

La passeggiata è un’opera a olio su tela di 170×163,2 cm che il pittore Marc Chagall realizzò tra il 1917 ed il 1918. La custodisce il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
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Fa da sfondo Vitebsk, la città che dette i natali ad entrambi e dove vivevano all’epoca
Il pittore che tiene per mano la moglie Bella, volando tranquillamente per aria, raffigura la scena centrale del dipinto. L’altra mano sorregge un uccellino per simboleggiare il loro accordo con la natura. Fa da sfondo Vitebsk, la città che dette i natali ad entrambi e dove vivevano all’epoca, nel 1917. Ai piedi del pittore, in terra è stesa una tovaglia con una bottiglia di vino e un bicchiere, la classica da picnic. Il colore rosso vivo che predomina nella decorazione floreale della tovaglia spicca ancora di più in quanto complementare al verde del prato e allo stesso paesaggio circostante.
L’amore che lega profondamente due persone, supera i limiti imposti dalla natura
Il senso di questa immagine ha qualcosa di trascendente. L’amore che lega profondamente due persone, supera i limiti imposti dalla natura. Una dimensione quasi irrazionale vuole significare il volo di Bella. E’ un amore che si libra in un volo, atto a simboleggiare il loro amore al di sopra di qualsiasi altra cosa trascendente. Lo stile del dipinto evidenzia l’influenza delle scomposizioni tipiche della scuola cubista che Chagall aveva contattato a Parigi. Tale influenza rafforza l’atmosfera irreale e fiabesca di questo paesaggio placido e tranquillo. Il cavallo che pascola indisturbato sullo sfondo ne è la conferma.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.