Chiese di Roma: Sant’Andrea degli Scozzesi
La Chiesa di Sant’Andrea degli Scozzesi: un luogo di culto nato a seguito della scissione di Inghilterra e Scozia dalla Santa Romana Chiesa

La Chiesa di Sant’Andrea degli Scozzesi: un luogo di culto nato a seguito della scissione di Inghilterra e Scozia dalla Santa Romana Chiesa.
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Origine e storia di Sant’Andrea degli Scozzesi
Sant’Andrea degli Scozzesi è una chiesa di culto cattolico romana, sita nel rione Trevi, in via delle Quattro Fontane.
La costruzione, con l’annesso convento e collegio degli scozzesi, risale al 1592, per volontà di papa Clemente VIII, a seguito dell’acquisto di un palazzo di un aristocratico fiorentino, un certo Cosmo. A seguito del distacco dell’Inghilterra e della Scozia dalla Chiesa di Roma, il pontefice in questione desiderava avere a disposizione un luogo per avviare i giovani scozzesi al sacerdozio. Esso fu consacrata a sant’Andrea e a santa Margherita regina.
Nel corso del XVIII secolo la chiesa vide la celebrazione di importanti eventi
Poi, nel 1615, papa Paolo V affidà l’annesso collegio ai padri gesuiti. Nel 1645, invece, si intitolò una nuova chiesa a S. Andrea degli Scozzesi. Nel corso del XVIII secolo la chiesa vide la celebrazione di importanti eventi: nel 1717, il 10 giugno, papa Clemente XI celebrò una messa alla presenza di Giacomo Francesco Edoardo Stuart, pretendente al trono inglese. Nel 1719 , invece, vi furono celebrati i funerali di Maria Beatrice d’Este, seconda moglie di Giacomo II Stuart. Una nuova chiusura, inoltre, durante l’occupazione francese. Nel 1802 il collegio riprese la sua attività e nel 1864 fu oggetto di importanti lavori di ristrutturazione, da cui prese forma il suo odierno aspetto.
Al termine della Rivoluzione francese e dell’occupazione francese di Roma, nel XIX secolo chiesa e collegio furono restaurati per mano di Luigi Poletti. Nel 1962 la chiesa fu sconsacrata e tutto il complesso divenne sede della Cariplo, istituto bancario lombardo.
Descrizione della chiesa
Attualmente l’edificio presenta una facciata a capanna a due ordini di lesene con portale incorniciato, sovrastato da un timpano con due delfini e un nastro sul quale è il nome di Sant’Andrea degli Scozzesi. L’interno è a navata unica con copertura a botte e due cappelle laterali. Al centro della navata cattura l’attenzione del visitatore un affresco della fine del secolo XVI raffigurante “Sant’Andrea in Gloria”. Sull’altare maggiore vi è una tela raffigurante il Martirio di sant’Andrea, della scuola del Borgognone.
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Ivan Caccavale, classe 1991, storico e critico d’arte. Attratto da forme, colori e profumi sin da bambino, mi sono formato presso il liceo classico. Ho imparato che una cosa bella è necessariamente anche buona (“kalòs kai agathòs”).
Come affermato dal neoplatonismo, reputo la bellezza terrena un riverbero della bellezza oltremondana. Laureato in studi storici-artistici, mi occupo di editoria artistica.