Hans Holbein, La dama con lo scoiattolo in mostra a Roma alla Galleria Barberini
Last Updated on 05/11/2020
Capolavoro assoluto dell’artista, l’opera giunge per la prima volta su suolo italico. Si tratta di uno dei più notevoli ritratti della prima metà del XVI secolo. Il dipinto in questione viene affiancato dal Ritratto di Enrico VIII, sempre di Holbein, della collezione del museo, all’interno del nuovo allestimento delle sale dedicate al Cinquecento.

Capolavoro assoluto dell’artista, l’opera giunge per la prima volta su suolo italico. Si tratta di uno dei più notevoli ritratti della prima metà del XVI secolo. La mostra nasce dalla collaborazione con la National Gallery di Londra, con cui le Gallerie Nazionali hanno instaurato un proficuo accordo di prestiti vicendevoli. In virtù di questi, La dama con lo scoiattolo di Hans Holbein viene esposta per la prima volta in Italia, presso il Palazzo Barberini in Roma. Si tratta di uno dei più notevoli ritratti della prima metà del XVI secolo. Il dipinto in questione viene affiancato dal Ritratto di Enrico VIII, sempre di Holbein, della collezione del museo, all’interno del nuovo allestimento delle sale dedicate al Cinquecento.
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Descrizione dell’opera
La Dama con scoiattolo e storno di Hans Holbein il Giovane è un olio su tavola (56×38.8cm) di Hans Holbein il Giovane. La critica la colloca in un lasso temporale compreso tra il 1526 ed il 1528, ovvero durante la prima permanenza dell’artista in Inghilterra. Normalmente è esposta alla National Gallery di Londra. Il dipinto ha per soggetto una giovane donna assisa, su uno sfondo blu. Ella tiene in grembo uno scoiattolo, intento a mangiare una noce. Dietro di lei, invece, uno storno siede su un ramo dell’albero di fico sullo sfondo e punta il suo becco al suo orecchio destro.
L’effigiata dovrebbe essere Anne Lovell, moglie di Sir Francis Lovell
Secondo gli studi condotti, l’effigiata dovrebbe essere Anne Lovell, moglie di Sir Francis Lovell (m. 1551), scudiero di Enrico VIII d’Inghilterra. David J. King suggerisce che potrebbe essere stato realizzato in inverno, dal momento che il soggetto indossa un cappuccio con paraorecchie di lana. Durante il suo primo soggiorno anglosassone, Holbein lavorò alacremente per il circolo di Thomas More e delle persone a lui collegate: il suo disegno di Margaret Giggs mostra infatti il medesimo tipo di cappello. Lo storico dell’arte John Rowlands ha ritenuto quest’opera come il “più bello tra i ritratti della prima permanenza di Holbein in Inghilterra”.
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Ivan Caccavale, classe 1991, storico e critico d’arte. Attratto da forme, colori e profumi sin da bambino, mi sono formato presso il liceo classico. Ho imparato che una cosa bella è necessariamente anche buona (“kalòs kai agathòs”).
Come affermato dal neoplatonismo, reputo la bellezza terrena un riverbero della bellezza oltremondana. Laureato in studi storici-artistici, mi occupo di editoria artistica.