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Il dipinto del 1822: La barca di Dante di Eugène Delacroix

Il soggetto de La barca di Dante, che fu esposto al Salon del 1822, è chiaramente ricavato dall’Inferno dantesco. Eugène Delacroix, infatti, ha raffigurato il demonio Flegias mentre traghettava Dante e Virgilio al di là dello Stige, fino all’infuocata città di Dite.

Il pittore francese Eugène Delacroix, nel 1822, realizzò La barca di Dante. È un dipinto ad olio su tela, di dimensioni 189×246 cm ed attualmente è conservato al Musée du Louvre di Parigi. Il soggetto del dipinto, che fu esposto al Salon del 1822, è chiaramente ricavato dall’Inferno dantesco. L’artista, infatti, ha raffigurato il demonio Flegias mentre traghettava Dante e Virgilio al di là dello Stige, fino all’infuocata città di Dite.

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Analisi dell’opera

E’ l’ottavo canto dell’Inferno dantesco che racconta il soggetto del dipinto. E Delacroix ha ritratto proprio Dante in primo piano, con un cappuccio rosso e un abito verde e bianco, insieme al maestro Virgilio e a Flegias, il custode del quinto cerchio, mentre pilotava l’imbarcazione attraverso il largo fossato del fiume Stige. Il demone nocchiero doveva traghettare Virgilio e il suo discepolo oltre le acque melmose, alle mura cioè della città di Dite. Ma lungo il percorso i dannati della palude stigia, cioè gli iracondi e gli accidiosi che ivi scontavano la loro pena eterna, attaccano la navicella.

“Una vera e propria imbrattatura” e il riferimento ai quadri di Rubens

I giudizi dei critici risultarono un po’ discordi. Così da una parte si rilevò un certo scontento per lo stile pittorico adottato da Delacroix, dall’altra si contarono ferventi ammiratori. Infatti Étienne-Jean Delécluze, uno dei giudici del Salon, giudicò l’opera «una vera e propria imbrattatura», il giudice Antoine-Jean Gros, invece, equiparò La barca di Dante ai quadri di Rubens. Lo Stato Francese, nell’estate del 1822, versando una somma di duemila franchi, acquistò l’opera con l’intento di conservarla nel palazzo del Lussemburgo. Ma attualmente in seguito al trasferimento avvenuto nel 1874, undici anni dopo la morte di Delacroix, la sede del dipinto è Musée du Louvre.

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