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Il dipinto del 1814: Il 2 maggio 1808 di Francisco Goya

Nel 1814 Francisco Goya realizzò a olio su tela Il 2 maggio 1808, opera nota anche come El dos de mayo de 1808. In questo modo intese rendere omaggio alla resistenza spagnola contro gli occupanti francesi…

Nel 1814 Francisco Goya realizzò a olio su tela Il 2 maggio 1808, opera nota anche come El dos de mayo de 1808. Il dipinto è strettamente collegato a Il 3 maggio 1808, oggi conservato nel Museo del Prado.

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Goya intendeva “ricordare l’insurrezione contro il tiranno d’Europa”

Il 24 febbraio 1814 Goya invia una lettera alla Reggenza spagnola, informando la sua intenzione di
“ricordare per mezzo del pennello le più memorabili ed eroiche scene della nostra gloriosa insurrezione contro il tiranno d’Europa”. Poco dopo, il 9 marzo successivo il governo accettò di pagare le spese per le tele oltre agli strumenti ed i colori. Pertanto, Goya dipinse entrambe le tele in quello stesso 1814, e rappresentò nel dipinto, ben 6 anni dopo, il giorno successivo ai fatti accaduti e come conseguenza di questi. È doveroso evidenziare che Goya non partecipò a questi eventi, ma li rappresentò rifacendosi a quanto i diretti testimoni raccontavano.

Goya con questa opera intese rendere omaggio alla resistenza spagnola contro gli occupanti francesi

Goya con questa opera, ma anche con quella successiva, intese rendere omaggio alla resistenza spagnola contro gli occupanti francesi. Vi raffigurò i mamelucchi separatamente dall’esercito francese ed evidenziò gli umori nazionalisti che ribollivano nella popolazione spagnola del suo secolo. Si riallacciò in tal modo all’atavica lotta contro i musulmani, ritenuti, sin dai tempi della Reconquista, i nemici storici degli Spagnoli.

Le architetture riportate sullo sfondo del dipinto sono tipicamente spagnole e rammentano la collocazione geografica dell’avvenimento. Sia il fumo degli incendi come anche gli spari e la polvere sollevata dagli insorti, spingono l’osservatore a concentrarsi esclusivamente sul combattimento in primo piano, caratterizzato da un dinamismo estremo e furibondo. È da aggiungere che lo stile rapido e slacciato, e la preponderanza di bruni e di rossi, preannunciano alcuni dei successivi indirizzi della pittura di Eugène Delacroix .

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