Banksy e Pichi Avo, 25 opere di street art per dire “Buon Natale”
Dal Messico a Lisbona, da Banksy a Pichi Avo: ecco il nostro augurio speciale all’insegna della Street Art
Sembrerebbe che il Natale non ispiri così tanto gli street artist. E invece no, perché in giro per il mondo sono state realizzate tante opere a tema, ispirate soprattutto a Santa Klaus. Meno soggetti sulla Natività, ma questo non sorprende, se si riflette per bene sulla natura spesso dissacratoria di questa sottocultura. Ecco i lavori di 25 artisti, da Banksy a Pichi Avo… e di tanti altri di “maternità ignota”. Chissà che, nel frattempo, non siano stati ahimé eliminati…
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I lavori di El Bocho, 4iekah, Enda Kenny e Michael Noonan
Nell’opera dell’artista australiano Stra troviamo un “Babbo” che sembrerebbe impegnato a sostenere, armato di pennello, questa corrente artistica. Molto più “comics” lo stile di El Bocho, nella sua opera di Berlino. Con un semplice augurio di buone feste, ovviamente in tedesco.
In Mexico City il generosissimo nonnetto si riveste di peli: Monkey Santa è la simpatica scimmietta. Magari è il suo aiutante, chissà. Ai Caraibi Babbo Natale non va in giro con i sacchi, bensì con le banane. E cammina con una sola gamba. Una figura un po’ inquietante, data la deformazione del suo corpo. Ma apparentemente si direbbe sia buono anche questo.
A Cork City, in Irlanda, Enda Kenny e Michael Noonan decidono invece di minacciare l’unico lavoratore della notte del 24 dicembre con una pistola. E poi c’è il perfido Grinch di 4iekah, per chi ha voglia di una “tradizione non troppo tradizionale”. A Lisbona, invece, le sue forme sono ben più rotonde, ma non per questo più delicate, tra tag e liste di regali. Non si direbbe sia contento di fare questo “lavoro”.
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I lavori di Banksy e Pichi Avo
Molto più austero, invece, il Natale di questo vecchietto con tanto di toppa ai pantaloni e spiedo davvero magro. Questo è stato disegnato ad Atene, quindi il riferimento alla povertà non è casuale. Ben più aggressivo, invece, il soggetto natalizio di Banksy, che ripropone un personaggio già noto in versione natalizia. Concludiamo con il rassicurante, e davvero ben fatto, murales di Pichi Avo, che sembrerebbe quasi uscito dallo spot tv della Coca Cola.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.