“Generosity” di Gianluigi Ricuperati: un’agiografia di David Bowie
Un libro fuori dagli schemi su David Bowie: “Generosity” di Gianluigi Ricuperati, pubblicato da Piemme, traccia le vie della vita “esemplare” del cantante…

Nel quinto anniversario della morte crescono le pubblicazioni italiane su David Bowie. Il libro di Gianluigi Ricuperati ha un taglio davvero particolare: non è un saggio o una biografia, ma una vera e propria agiografia. Sì, insomma, la vita di un “santo”. Il concetto di base è chiaro: Bowie è un artista totale, e in quanto tale fonda la propria opera sul donarsi con estrema generosità, sul “condividersi” nelle sue innumerevoli incarnazioni. “Ogni canzone è un insegnamento morale lungo il crinale che porta dall’avarizia di sé alla totale generosità”; così ci avverte Ricuperati ad inizio libro. E se lo seguiamo nel suo percorso, in cui le canzoni di Bowie accompagnano riflessioni di vario tipo che spaziano dagli episodi biografici (del “santo” e dell’agiografo) all’analisi stilistica e musicale, la vicenda terrena di Bowie diventa una “parabola” esemplare.
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Bowie: la parabola della generosità
E se la generosità è quella dell’uomo, lo è altrettanto quella dell’artista. D’altronde “divo” e “divino” condividono la stessa radice. Quella di Bowie però è una esperienza che va oltre il semplice divismo, e questo è un dato di fatto. La sua parabola è un progetto artistico ed umano unico, ed è per questo che Bowie è un artista che cattura in maniera totalizzante chi gli si avvicina. L’esperienza di Bowie va oltre la musica, oltre la rockstar. E addirittura il suo diventa un percorso teleologico, in cui la vita e l’arte convergono in quel capolavoro concepito postumo dal suo stesso autore che è Blackstar, ultimo disco e summa della sua opera. E proprio su Blackstar si fonda una delle parti più interessanti del libro. Si tratta di una breve riflessioni sulle cinque “voci” dell’artista. Cinque modi di essere che hanno caratterizzato la carriera del Duca Bianco e che sono poi confluite tutte nell’ultimo capolavoro.
La rinascita di Nathan Adler
Come tutte le agiografie nel libro c’è spazio anche per un testo in tutto e per tutto “apocrifo”. Il corpo centrale del libro è infatti occupato da un racconto in cui l’autore fa rivivere uno degli alter-ego bowieani, quel Nathan Adler, protagonista del disco 1.Outside. E ancora, il libro si chiude con un particolare I-Ching a tema Bowie in cui la sacralità orientale si fonde con le Oblique strategies di Brian Eno e con il cut-up à la Burroughs, tecniche tanto amate dal nostro. Il libro, insomma, trasuda amore dell’autore per Bowie da ogni pagina, e lo fa apertamente, con tanto di folgorazione sulla via di Damasco. D’altronde si tratta di una agiografia: e dalle vite dei santi non è bene pretendere l’obiettività, ma solo una inamovibile e perpetua devozione.
Scheda del libro
Titolo: “Generosity”. Un’agiografia di David Bowie
Autore: Gianluigi Ricuperati
Editore: Piemme
Anno: 2020
Pagine: 168
ISBN: 9788856679847
Prezzo: 16,90 Euro
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“Come saremmo colti se conoscessimo bene solo cinque o sei libri”, scriveva Flaubert.
Luca Verrelli cerca di essere un buon lettore.