Colosseo, nuovi lavori in arrivo: ecco come sarà nel 2023
Una nuova arena di 3000 metri quadrati per il Colosseo: sarà completamente reversibile a copertura degli spazi ipogei. Saranno scelte procedure altamente tecnologiche finalizzate all’eco sostenibilità a lungo termine. Franceschini: “Organizzeremo il G20 Cultura dallo spicchio esistente ora dell’arena del Colosseo”

Il Colosseo nel 2023 avrà una nuova arena di 3000 metri quadrati completamente reversibile a copertura degli spazi ipogei. Saranno impiegate scelte strutturali costruttive altamente tecnologiche finalizzate all’eco sostenibilità a lungo termine. La nuova superficie proteggerà le strutture sottostanti dagli agenti atmosferici. Inoltre il carico idrico verrà notevolmente ridotto attraverso un recupero dell’acqua piovana che sarà riutilizzata negli impianti idrici del monumento.
Per realizzarla ci vorranno 240 giorni
Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha presentato i vincitori del bando per la ricostruzione dell’arena dell’Anfiteatro Flavio e il progetto che si è aggiudicato il bando di Invitalia scaduto a febbraio. Per realizzarla ci vorranno 240 giorni. Conclusa la gara europea per assegnare gli interventi da 15 milioni di euro, i lavori potranno cominciare a fine 2021 o inizi 2022. Così da avere la nuova arena nel 2023.
Franceschini: “Organizzeremo il G20 Cultura dallo spicchio esistente ora dell’arena del Colosseo”
Grande soddisfazione da parte del ministro della Cultura. Franceschini ha sottolineato come l’arena “aumenterà la fruibilità del Colosseo. Sarà possibile vedere dal centro la maestosità del monumento, sarà possibile visitare i sotterranei, sarà possibile organizzare alcuni eventi culturali di altissimo livello rispettosi della tutela della struttura. Ma non diventerà un luogo di spettacolo”. Il 29 luglio, ha aggiunto il ministro, “organizzeremo il G20 Cultura dallo spicchio esistente ora dell’arena del Colosseo, che è il simbolo dell’Italia in tutto il mondo”.
Questo intervento, ha evidenziato Franceschini, “farà sicuramente discutere, ma credo sia un intervento di grande valore che coniuga sostenibilità, miglioramento della tutela e un’innovazione tecnologica molto importante. Renderà la vista del Colosseo ancora più stimolante e importante. Una grande sfida per l’Italia. Nel 2023 potremo vedere lo splendore del Colosseo di nuovo con la sua arena”.
Il nuovo piano dell’arena presentato “risponde appieno alle linee di indirizzo proposte dal Parco del Colosseo – ha chiarito la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo – tutela e conservazione con impiego di scelte strutturali costruttive altamente tecnologiche finalizzate all’ecosostenibilità a lungo termine. La struttura è leggera e richiama sia nella forma che nel funzionamento il piano originale dell’arena lignea all’epoca degli imperatori Flavi, la prima fase d’uso dell’anfiteatro.
“L’estensione totale del piano dell’arena raggiungerà i 3000 mq di superficie ovvero 4,5 volte e mezzo quella di oggi“
L’aspetto tecnologico è determinato dalle diverse possibilità di apertura e chiusura del piano dell’arena, per l’illuminazione, per la ventilazione naturale delle strutture ipogee oltre che nel rendere visibile l’impianto scenico dei sotterranei. L’ecosostenibilità è data sia dal tipo di materiali utilizzati sia dal riciclo dell’acqua piovana che sarà riutilizzata per l’alimentazione idrica del Colosseo. L’estensione totale del piano dell’arena raggiungerà i 3000 mq di superficie ovvero 4,5 volte e mezzo quella di oggi”.
Per realizzare l’arena saranno necessari circa 240 giorni. L’ultimo step sarà l’indizione di una gara internazionale per l’importo dei lavori di 15 mln lordi a conclusione del procedimento di gara potremo avviare i lavori. Tenuto conto dei passaggi, questo potrà avvenire alla fine del 2021 o la più tardi a inizio 2022 e quindi avere il piano dell’arena realizzato nel 2023.
Appassionato di arte, teatro, cinema, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter, Google News e iscriviti alla nostra newsletter.
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
1 Comment »