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San Pietro in Vincoli, un’app per scoprire i suoi 15 secoli di Storia

Un’app di ultima generazione per rendere più completa la visita della basilica San Pietro in Vincoli, nata tra la fine del IV e l’inizio del V secolo d.C.. Spivar consentirà, dalla seconda metà di agosto, di esplorare virtualmente anche gli ambienti non aperti al pubblico...

San Pietro in Vincoli, la tomba di Giulio II e il Mosè di Michelangelo

Un’app di ultima generazione per rendere più completa e intrigante a Roma la visita della basilica San Pietro in Vincoli, nata tra la fine del IV e l’inizio del V secolo d.C.. Spivar consentirà, dalla seconda metà di agosto, di esplorare virtualmente anche gli ambienti non aperti al pubblico. Acronimo di “San Pietro in Vincoli Augmented Reality”, Spivar è realizzata dalla società Land – indagini territoriali e archeologiche e finanziata dalla Regione Lazio.

Una guida evoluta focalizzata su 30 punti d’interesse

Quindici secoli di vita che Spivar punta a far riscoprire proponendosi come una guida evoluta, focalizzata su 30 punti d’interesse offerti su una pianta georeferenziata della chiesa: dalle opere d’arte alle iscrizioni. L’idea è quella di una “mappa per scoprire le vicende millenarie della Basilica”. Basterà inquadrare con lo smartphone o il tablet una delle opere segnalate per visualizzare la traduzione in italiano o in inglese, corredata da commento audio e una scheda di approfondimento.

Nei racconti riportati all’attenzione dei visitatori rientrano anche gli scavi archeologici

Nei racconti riportati all’attenzione dei visitatori rientrano anche gli scavi archeologici che hanno portato alla luce resti di importanti dimore databili tra il V secolo avanti Cristo al IV dopo Cristo, nel luogo in cui la tradizione poneva la residenza privata di re Tarquinio, detto il Superbo, l’ultimo re di Roma. Anche un’area sotterranea non aperta al pubblico ora raggiungibile grazie a uno schermo multimediale, visori in 3D. Allo stesso modo si potrà accedere all’antica sacrestia, posta alle spalle del monumento di Giulio II. Per poi raggiungere la stanza delle catene, affrescata da Polidoro da Caravaggio e Vincenzo Tamagni. Disponibili anche copie in braille di alcune iscrizioni.

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