Rugantino compie 60 anni e torna al Sistina nella sua versione originale
Torna al Teatro Sistina, fino al 27 marzo, con la supervisione di Massimo Romeo Piparo, la maschera amara e dissacrante di “Rugantino” dei mitici Garinei & Giovannini. Nel cast Michele Ginestra, Serena Autieri, Edy Angelillo e Massimo Wertmuller…

Torna al Teatro Sistina, fino al 27 marzo, con la supervisione di Massimo Romeo Piparo, la maschera amara e dissacrante di “Rugantino” dei mitici Garinei & Giovannini. Lo spettacolo, che fonde tradizione e modernità, viene presentato nella sua versione storica originale, con la regia di Pietro Garinei, le splendide musiche del Maestro Armando Trovajoli, le dettagliate scene e i bellissimi costumi originali firmati da Giulio Coltellacci.
Il cast della nona edizione del musical
Sul palco, Serena Autieri, ancora una volta interprete dell’intrigante personaggio di Rosetta, donna bella altera e irraggiungibile, che fa battere il cuore di Rugantino. Al suo fianco, Michele La Ginestra, che torna a vestire i panni del celebre personaggio indossati per la prima volta 21 anni fa. Nel ruolo di Eusebia torna Edy Angelillo e, per la prima volta nel ruolo di Mastro Titta, Massimo Wertmuller. Il pubblico tornerà così a cantare successi famosi in tutto il mondo e che non subiscono lo scorrere del tempo, da “Roma nun fa la stupida stasera” a “Ciummachella” a “Tirollallero”. Lo spettacolo, dopo Roma, sbarcherà anche al Teatro Augusteo di Napoli dove sarà in scena dal 3 al 10 aprile.
La trama dello spettacolo
Roma, 1830, sotto il papato di Pio VIII. Rugantino, giovane popolano un po’ spaccone e nullafacente, vive di espedienti aiutato da Eusebia, che lui spaccia per sua sorella. I due riescono a ottenere vitto e alloggio prima di un anziano prelato che quando muore non lascia loro nulla, poi dal boia dello Stato Pontificio Mastro Titta, che si innamora di Eusebia e ne è presto ricambiato. Rugantino invece brucia di passione per la bella Rosetta, moglie del violento e gelosissimo Gnecco Er Matriciano, e scommette che riuscirà a sedurla prima della Sera dei Lanternoni…
La storia della commedia musicale
Rugantino è una commedia musicale realizzata da Garinei e Giovannini (come appare nei crediti dello spettacolo: «scritta da Garinei & Giovannini, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, collaborazione artistica di Luigi Magni») e musiche di Armando Trovajoli, rappresentata per la prima volta al Teatro Sistina di Roma il 15 dicembre 1962, con scene e costumi di Giulio Coltellacci e coreografie di Dania Krupska, sostituita per la seconda edizione (1979) da Gino Landi, autore della versione coreografica tuttora rappresentata.
I cast di tutte le precedenti otto edizioni
Il cast della prima edizione era formato da Nino Manfredi (Rugantino), Aldo Fabrizi (Mastro Titta), Lea Massari, poi Ornella Vanoni (Rosetta), Bice Valori (Eusebia). La seconda edizione, che risale al 18 dicembre 1978, vedeva in ordine Enrico Montesano, Alida Chelli, Aldo Fabrizi e Bice Valori. La terza, risalente al 22 dicembre 1998, rispettivamente Valerio Mastandrea, Maurizio Mattioli, Sabrina Ferilli e Simona Marchini. La quarta, dal 15 maggio 2001, Michele La Ginestra, Maurizio Mattioli, Sabrina Ferilli e Simona Marchini. La quinta, 2004, Michele La Ginestra, Maurizio Mattioli, Fiorella Ceccacci Rubino ed Edy Angelillo. La sesta, 2010, con la regia di Enrico Brignano, lo stesso Brignano, Maurizio Mattioli, Emy Bergamo e Paola Tiziana Cruciani.
La settima edizione è del 2013, con la regia originale di Garinei e Giovannini, messa in scena da Enrico Brignano come nel 2010. Nel cast, Enrico Brignano, Vincenzo Failla, Serena Rossi e Paola Tiziana Cruciani. L’ottava, 2018, con la regia originale di Garinei e Giovannini, messa in scena da Massimo Romeo Piparo, Enrico Montesano, Serena Autieri, Antonello Fassari ed Edy Angelillo. La nona, quella attuale, non andò in scena causa Covid-19.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.