Galleria Continua, Ai Weiwei in mostra tra porcellane e mattoncini Lego
Presso la Galleria Continua di Roma, sino al 22 maggio 2022, si potrà visitare la mostra “Change of Perspective”, con le opere di Ai Weiwei, tra i più importanti ed influenti artisti contemporanei. La personale si propone di esaminare il suo forte legame con la tradizione e la millenaria cultura cinese…

Presso la Galleria Continua di Roma, sino al 22 maggio 2022, si potrà visitare la mostra “Change of Perspective”, dedicata a uno tra i più importanti ed influenti artisti contemporanei, Ai Weiwei. La personale si propone di esaminare il suo forte legame con la tradizione e la millenaria cultura cinese verso la quale l’artista manifesta un rispetto deferente, accompagnato da un’incredibile capacità di proiettarsi nella modernità.
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Le opere in mostra
Dissacrazione e rottura con il passato ma anche rivendicazione di appartenenza e salvaguardia degli elementi di autenticità e unicità di una cultura inestimabile e incredibilmente ricca, sono gli elementi che caratterizzano questa mostra. La porcellana è tradizionalmente considerata come la più alta espressione di arte cinese. Dall’esperienza diretta di Ai Weiwei con le maestranze del distretto di Jingdezhen – punta di diamante della Cina nella lavorazione di questo materiale prima della rivoluzione industriale – nascono una serie di opere che costellano il percorso espositivo.
I ritratti realizzati con i mattoncini Lego
Ad alcuni celebri dissenti politici del passato Ai Weiwei dedica una parte della mostra. Si tratta di una serie di ritratti realizzati con la tecnica del mosaico utilizzando quasi diecimila mattoncini Lego multicolore. I volti che prendono vita da questo lavoro sono quelli di Dante Alighieri, Filippo Strozzi, Girolamo Savonarola e Galileo Galilei. Nelle tinte non realistiche dei mattoncini, i volti di questi personaggi acquisiscono il carattere ludico e giocoso della Pop Art. Un mezzo di comunicazione, quello dei Lego, che lui definisce ‘democratico’ perché tutti lo possono usare.
Il tributo alla natura
Il percorso espositivo si conclude nella hall del prestigioso The St Regis hotel dove l’artista si congeda con un ultimo toccate tributo alla potenza della natura. Con l’invito a riflettere sul ruolo dell’umanità nel fragile e mutevole equilibrio naturale. “Palace” è il frutto della collaborazione di Ai Weiwei con gli artigiani e le comunità locali di Trancoso insieme ai quali ha individuato le radici e i tronchi di un albero in via di estinzione, il Pequi Vinagreiro, tipico della foresta fluviale di Bahia. Queste rare radici, alcune delle quali più che millenarie, sono state modellate e assemblate per creare sculture dalle forme audaci e sorprendenti. Tra i marmi e i cristalli del lussuoso albergo romano “Palace” ti disorienta e ti incanta, ‘creatura’ selvaggia ti apre a una visione carica di magia.
Chi è Ai Weiwei
Ai Weiwei è stato definito l’artista più influente del nostro tempo. Dopo aver denunciato la corruzione del governo e il mancato rispetto dei diritti umani e della libertà di parola in Cina, è stato arrestato, picchiato, messo in isolamento e gli è stato vietato di viaggiare. La sua attività di dissidente è andata di pari passo con la sua carriera artistica. E ha continuato a produrre opere che testimoniano le sue convinzioni politiche, dando allo stesso tempo ampio spazio alla creatività e alla sperimentazione. La produzione negli ultimi trent’anni ci permette di esplorare il suo rapporto ambivalente sia con la cultura occidentale che con la cultura del suo paese. Sempre diviso tra un profondo senso di appartenenza e un altrettanto forte impulso alla ribellione.
Info, date e orari
Date: sino al 22 maggio 2022.
Indirizzo: Via Vittorio E. Orlando 3, Roma.
Orari: dal martedì al sabato, ore 11-19.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.