“C’era una volta”, AjnoS, Le fiabe nel cassetto e Alessandra Pierelli omaggiano Andersen e La Sirenetta
Era il 2 aprile del 1805 quando in Danimarca nasceva Hans Christian Andersen, scrittore celebre per le sue immortali fiabe. Per rendergli omaggio, la Galleria SpazioCima di Roma propone, dal 2 al 16 aprile, “C’era una volta”, mostra-evento che espone le opere di AjnoS, Le fiabe nel cassetto e Alessandra Pierelli

Era il 2 aprile del 1805 quando ad Odense, in Danimarca, nasceva Hans Christian Andersen, scrittore e poeta di fama internazionale, celebre soprattutto per le sue immortali fiabe. Tra le sue opere più note, in ordine cronologico, vi sono La principessa sul pisello (1835), Mignolina (1835). Poi, ovviamente, La sirenetta (1837), pubblicata per la prima volta proprio il 7 aprile 1837. E ancora Il soldatino di stagno (1838), Il brutto anatroccolo (1843) e La piccola fiammiferaia (1848). Per rendere omaggio allo scrittore, la Galleria SpazioCima di Roma propone, da sabato 2 aprile a sabato 16 aprile, “C’era una volta”, mostra-evento che espone le opere di AjnoS, Le fiabe nel cassetto e Alessandra Pierelli. Da martedì a sabato, dalle 15:30 alle 19:30. Ingresso libero.
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Le opere in mostra
Una quindicina le opere esposte, dai vari formati e colori. Per raccontare i capolavori di Andersen, ma anche personaggi e storie che sembrano usciti dalle pagine dei suoi libri più iconici. Oltre al suo “Mare”, che simboleggia il sacrificio al servizio della crescita interiore della donna pesce, AjnoS, propone “Neve”, personaggio dark in bilico tra crudeltà e compassione. Serenella Lombardi, ideatrice de Le Fiabe nel Cassetto, omaggia lo scrittore con tre creazioni che rappresentano “La Sirenetta”, “La Principessa sul pisello” e “Mignolina”. Di Alessandra Pierelli, invece, è la versione pop de “Il brutto anatroccolo”, meravigliosa e dolorosa metafora della diversità, vissuta e raccontata come solitudine ed esilio.
“Appunti fotografici – Diversi punti di vista”
Dato il largo consenso di pubblico, è stata prorogata, fino a sabato 16 aprile, la mostra “Appunti fotografici – Diversi punti di vista”. La collettiva espone gli scatti di dieci fotografi italiani: in ordine alfabetico, Cristina Archinto, Marcello Campora, Raffaele Canepa, Cristiano De Matteis, Simone Ghera, Ottavio Marino, Massimo Porcelli, Stefano Regondi, Raffaela Scaglietta e Fabio Turri. Circa venti gli scatti esposti, dai vari formati e colori, per raccontare l’arte a 360 gradi. Più che i soggetti, che si muovono tra architetture e paesaggi, danzatrici e contrasti di luci, è la perenne ricerca stilistica dei “dieci” il vero leitmotiv dell’esposizione. Giochi di prospettive, intrecci di linee, soggetti in fuga, sovraesposizioni cromatiche e sovrapposizioni di immagini. I dieci fotografi non cercano la realtà, ma la loro personale interpretazione, emotiva e introspettiva, della stessa.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.