Il video rende felici, la videoarte in Italia in mostra a Roma
Last Updated on 29/03/2022
Dal 12 aprile al 4 settembre 2022, presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, “Il video rende felici. Videoarte in Italia”. Focus sulla produzione di videoarte e cinema d’artista in Italia dalla fine degli anni Sessanta al nuovo secolo

Dal 12 aprile al 4 settembre 2022, presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, la mostra “Il video rende felici. Videoarte in Italia“. Focus dell’appuntamento è la produzione di videoarte e cinema d’artista in Italia dalla fine degli anni Sessanta al nuovo secolo. Promotrice di iniziative esemplari e pionieristiche, l’Italia rappresenta un punto di riferimento artistico culturale per la sperimentazione video per varietà, qualità e respiro internazionale.
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Le opere in mostra
In mostra 20 installazioni a cui si aggiungono oltre 300 opere raccolte all’interno di rassegne dedicate, per oltre 80 ore di proiezione. Il percorso espositivo si snoda attraverso la molteplice varietà di formati espositivi. Video monocanale, installazioni video, multimediali, interattivi. Ma anche apparati volti a ripercorrere il processo produttivo e storico delle opere. Nel complesso il progetto coinvolge oltre 100 artiste e artisti, che nel corso degli ultimi sessant’anni hanno utilizzato il dispositivo elettronico e digitale, nelle sue molteplici declinazioni.
Le installazioni e gli artisti
Alla Galleria d’Arte Moderna si espongono sia installazioni sia opere monocanale provenienti dai centri di produzione e disseminazione della videoarte, attivi in Italia sin dagli anni ’60, con una forte vocazione internazionale. Fra gli artisti in mostra: Umberto Bignardi, Daniel Buren, Fabio Massimo Iaquone, Masbedo, Fabio Mauri, Fabrizio Plessi, Cosimo Terlizzi, Franco Vaccari, Bill Viola.
Al Palazzo delle Esposizioni sono evidenziate le trasformazioni del formato installativo nel suo dialogo con lo spazio e con i dispositivi tecnologici, in un arco cronologico che va dalla fine degli anni Sessanta al XXI secolo.
Il progetto è promosso da Ministero della Cultura – Direzione generale Creatività Contemporanea, Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Azienda Speciale Palaexpo.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.