Via libera al Patto locale per la Lettura di Roma Capitale
La Giunta di Roma Capitale ha dato il suo via libera a una delibera con la quale si approva il “Patto locale per la lettura di Roma Capitale”, all’interno del quale il comune verrà rappresentato dall’istituzione Biblioteche di Roma

Via libera da parte della Giunta di Roma Capitale a una delibera con la quale si approva il “Patto locale per la lettura di Roma Capitale”, all’interno del quale l’istituzione Biblioteche di Roma rappresenterà il Comune. Il patto coinvolgerà i Municipi: hanno già aderito 417 tra associazioni, asili, scuole di ogni ordine e grado, Onlus, case editrici, teatri, università, librerie, aziende ed enti pubblici.
Hanno già aderito 417 tra associazioni, asili, scuole di ogni ordine e grado, Onlus, case editrici, teatri, università, librerie, aziende ed enti pubblici
I Patti locali per la lettura sono strumenti riconosciuti dalla legge Piccoli-Nardelli n. 15 del 2020 come principali mezzi per l’attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la Promozione e il Sostegno della Lettura. E sono promossi dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell). L’obiettivo è quello di facilitare il radicamento della lettura come abitudine individuale e sociale diffusa. Promuovendo la creazione di una rete territoriale che coinvolga le istituzioni pubbliche e realtà del mondo della formazione, della cultura, del sociale e dell’economia.
Raccolte centinaia di adesioni da parte di realtà locali e nazionali operanti nella Capitale
Il Patto per la Lettura di Roma Capitale, oltre a promuovere il valore della lettura, punta alla valorizzazione della lingua italiana attraverso la diffusione delle opere dei grandi autori del passato e del nostro tempo. Inoltre, promuoverà interventi mirati per specifiche fasce di lettori e per territori con più alto tasso di povertà educativa e culturale. Anche per prevenire o contrastare fenomeni di esclusione sociale.
I primi sottoscrittori hanno potuto aderire al progetto attraverso un avviso pubblico pubblicato dalle Biblioteche di Roma il 14 luglio e in pochi giorni sono state raccolte centinaia di adesioni da parte di realtà locali e nazionali operanti nella Capitale. L’avviso resterà aperto per i prossimi tre anni e sarà aggiornato periodicamente.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.