In absentia, alla Galleria Fidia le esperienze di Marcello Malandugno
Dal 14 al 20 ottobre, presso la Galleria Fidia di Roma, la nuova mostra di Marcello Malandugno, “In Absentia”, a cura di Paolo Marzano. L’esposizione raccoglie le esperienze e la ricerca artistica di Marcello Malandugno…

Dal 14 al 20 ottobre, presso la Galleria Fidia di Roma, la nuova mostra di Marcello Malandugno, “In Absentia”, a cura di Paolo Marzano. L’esposizione raccoglie le esperienze e la ricerca artistica di Marcello Malandugno, come efficace testimonianza delle diversificate modalità che qualificano l‟evolversi del suo lavoro.
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Le opere in mostra
Qui sono rappresentate le sue differenti tematiche di ricerca: “Menhir”, i “Reliquati fossili”, le “Composizioni”, le “Ipotesi di paesaggio/cave”, le “Figure crisalidi/oracolo” e i “Reliquus”. La personale conferma la percezione della memoria come “simulacro‟, cui l’artista giunge tramite l’indagine della trama originaria del mondo; questi ha il compito di individuare l’ordito stesso del reale, che ispeziona attraverso l’esplorazione delle forme, cui ha sottratto parti, o delle superfici, alle quali strappa brani.
I segni non completi, i colori attenuati e i volumi incompiuti
Della sua esplorazione del mondo fanno parte anche i segni non completi, i colori attenuati e i volumi incompiuti, che rendono possibile tradurre in opera d’arte l’essenza dell’ambiente che ospita le nostre esistenze. Da qui prende vita l’appassionato rapporto della sua arte con il tema del “sacro”, poiché l’opera diviene un avanzato dispositivo simbolico che facilita la ricerca della conoscenza, tramite il confronto continuo con il quotidiano mutare delle cose che ci circondano.
Nell’ambito della personale di Marcello Malandugno sarà presente un’opera il cui ricavato sarà devoluto a sostegno delle attività della Fondazione Smile House Onlus.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.