“Memini Me. Ricordami”, alla Villa di Massenzio una mostra per le vittime di femminicidio
Dal 25 novembre al 10 gennaio alla Villa di Massenzio appuntamento con “Memini Me.Ricordami”, con installazioni artistiche in memoria delle vittime di femminicidio…

Dal 25 novembre al 10 gennaio alla Villa di Massenzio appuntamento con “Memini Me.Ricordami”: le installazioni artistiche in memoria delle vittime di femminicidio. Le artiste promotrici sono Manuela Troilo, Fernanda Andrea Cabello, Alessandra Francesca Spina. Quelle partecipanti, invece, Maria Bianchi, Cinzia Catena, Laura D’Uffizi, Federica Lagella, Stefania la Terra, Annalisa Lanari.
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La ricorrenza del 25 novembre
L’occasione per parlarne sarà quella del 25 novembre, la giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’opera corale si sviluppa in un percorso a spirale, a rappresentare il vortice della violenza ma anche l’esatto opposto. Ossia un’eterna rinascita che tramite la connessione con la terra genera la purificazione e diventa testimonianza e memoria.
Le opere in mostra
I tulipani in ceramica di circa 30 cm, tutti diversi tra loro, realizzati a mano, simboleggiano la singolarità di ogni vittima e della sua storia, racconto di violenza che, tramite un QRcode apposto su ogni fiore, si potrà conoscere tramite un’apposita app sul cellulare. Il numero dei tulipani è pari al numero di vittime di femminicidio dell’anno. Il fiore è stato scelto per la sua forma che ricorda quella della fiamma di una candela e vuole essere un ricordo, un abbraccio a quella donna, uccisa troppo spesso per mano della persona che amava.
Il “Red carpet” di Manuela Troilo
All’interno del Mausoleo di Romolo, a terra, un’ulteriore installazione completa gli spazi museali, un’opera realizzata con parti di mosaico in vetro rosso che emerge dalla polvere. Il titolo “RED CARPET” di Manuela Troilo rappresenta la scia di sangue dei femminicidi, in contrasto con l’effimera evocazione delle passerelle di emblemi femminili fuorvianti, irreali e stereotipati.
I tulipani rossi inseriti a terra sul prato adiacente il mausoleo di Romolo narrano un frammento della storia di questo luogo, che è stato anche di proprietà della famiglia della nobildonna romana Appia Annia Regilla, sposa a 15 anni di Erode Attico.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.