Sarà Agrigento la Capitale della Cultura del 2025. Il titolo torna in Sicilia
La Capitale della Cultura 2025 sarà Agrigento, cje ha battuto Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia)

La Capitale della Cultura 2025 sarà Agrigento, cje ha battuto Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Agrigento segue Bresci e Bergamo che sono Capitali della Cultura nel 2023 e Pesaro che lo sarà, invece, nel 2024.
A deciderlo è stata una Giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini e Isabella Valente che hanno annunciato la città nel corso di una cerimonia che si è svolta presso il ministero della Cultura alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano vincitrice.
La Capitale della Cultura tornerà in Sicilia a sette anni dalla proclamazione di Palermo nel 2017, che seguì Mantova nel 2016, la prima città dalla nascita di questa iniziativa e Pistoia ‘anno successivo, mentre successivamente fu la volta di Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia e Procida l’anno successivo.
“Creare questo tour della Capitale della Cultura – ha detto il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano prima della proclamazione – è stata una buona idea: l’essere Capitale della Cultura consente nell’arco di un anno di accendere i riflettori su una realtà territoriale. La ricchezza e l’articolazione della pluralità di luoghi, città e borghi italiani è un unicum nel mondo: è qualcosa che abbiamo solo noi e ci viene dalla nostra storia”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.