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L’Amato di Iside, alla Domus Aurea la mostra sul legame tra Egitto e Roma

Sarà visitabile sino al 14 gennaio 2024, all’interno della Domus Aurea di Roma, l’esposizione “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto”, per sottolineare aspetti nuovi e suggestivi del legame tra Roma e l’Egitto nel I sec. d.C.: oltre 150 le opere in mostra…

Sarà visitabile sino al 14 gennaio 2024, all’interno della Domus Aurea di Roma, l’esposizione “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto”. La mostra rappresenta un’importante occasione per presentare al grande pubblico aspetti nuovi e suggestivi della storia della Roma antica, in particolare il legame tra Roma e l’Egitto nel I sec. d.C. attraverso la figura di un imperatore, Nerone, che con l’Oriente e l’Egitto instaurò, fin dalla giovane età, un rapporto particolare. Protagonista di questo racconto è la Domus Aurea, la “Casa d’Oro”, l’oro del dio Sole con cui Nerone si identificava secondo una visione proprio di matrice orientale.

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Il percorso di visita

Il percorso espositivo si snoda attraverso le ricche sale della reggia imperiale seguendo una suggestione che permette di approfondire la presenza di Nerone in Egitto e la diffusione del culto isiaco a Roma e di scoprire gli spazi monumentali della Domus Aurea attraverso un’apertura straordinaria del monumento che permette una fruizione tutti i giorni della settimana.

La visita inizia dalla Galleria III, si sviluppa nel complesso della Sala Ottagonale, raggiunge gli ambienti del Cortile Pentagonale, si snoda attraverso il Grande Criptoportico e gli ambienti adiacenti facendo rivivere, all’interno del sito monumentale della Domus Aurea, la concezione neroniana di uno spazio in cui contemplare le opere d’arte.

La mostra si articola in due grandi sezioni: “L’Egitto di Nerone” e “L’Egitto a Roma”. Il racconto della prima sezione inizia nella Galleria III e continua nella Sala Ottagonale e nel complesso radiale, mentre la seconda sezione si sviluppa negli ambienti del Cortile Pentagonale, Grande Criptoportico e vani adiacenti.

I musei prestatori

La mostra, ideata e organizzata dal Parco archeologico del Colosseo con la curatela di Alfonsina Russo, Francesca Guarneri, Stefano Borghini e Massimiliana Pozzi, raccoglie oltre 150 opere e vede la collaborazione di numerosi musei ed enti prestatori: Museo Egizio di Torino, Civico Museo Archeologico di Milano, Musei Civici di Como (Museo Civico Archeologico “P. Giovio”), Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Museo Nazionale Romano, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Museo di Scultura Antica “G. Barracco”), Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Parco archeologico di Pompei, Parco archeologico dei Campi Flegrei, Museo provinciale del Sannio di Benevento, Staatliches Museum Ägyptischer Kunst di Monaco.

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