Contra spem spero, al Mattatoio di Roma una mostra fotografica per raccontare la guerra in Ucraina
Sarà visitabile sino al 27 agosto 2023, nel Padiglione 9b del Mattatoio di Roma, la mostra fotografica “Contra spem spero. Storie dall’Ucraina”, con 11 fotografi ucraini che condividono i loro progetti documentaristici e artistici sulla vita durante il periodo della guerra…

Sarà visitabile sino al 27 agosto 2023, nel Padiglione 9b del Mattatoio di Roma, la mostra fotografica “Contra spem spero. Storie dall’Ucraina“, con 11 fotografi ucraini che condividono i loro progetti documentaristici e artistici sulla vita durante il periodo della guerra regalando allo spettatore uno sguardo autentico ma mai senza speranza.
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Le opere in mostra
Fino al 27 agosto nello spazio del Mattatoio di Roma attendono lo spettatore storie visive che spaziano da quella della documentarista ucraina che si è arruolata nelle Forze Armate, a quella della gente di Kyiv che si confronta in uno spazio vitale profondamente segnato dalla guerra con una nuova “normalità”, fino al diario visivo personale dei rifugiati ucraini in Polonia.
La lotta, la speranza e il dopo
Il titolo della mostra fa riferimento a un testo della poetessa classica ucraina Lesia Ukrainka, scritto nel 1890, un monologo dell’autrice che proclama lo spirito di speranza e di opposizione a tutti i problemi anche nelle circostanze più difficili. La mostra è divisa in tre parti – la lotta, la speranza e il dopo – che parlano ognuna della nuova realtà e dell’adattamento alla vita durante la guerra, della lotta per l’esistenza del Paese, delle esperienze traumatiche e della speranza che li spinge a continuare a vivere.
I fotografi in mostra
Lyubov Durakova, Nazar Furyk, Kateryna Aleksieienko, Alena Grom, Gera Artemova, Mykhailo Palinchak, Elena Subach, Pavlo Dorohoi, Serhiy Korovainyi, Dmytro Tolkachov, Volodymyr Petrov.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.