“C’era una volta signore e signori buonasera”: la nostra recensione
Last Updated on 12/02/2016
Ultimo weekend a disposizione per divertirsi con “C’era una volta signore e signori buonasera”, presso il Teatro della Cometa, con Pino Insegno. Un interessante viaggio, tra note e frame, attraverso le emozioni dei primi anni della nascita della televisione. In scena anche Valentina Varone, Vito Caporale, Delio Caporale, Daphne Nisi, Eleonora Tosto. Regia: Alessandro Prete
LA TRAMA – Sembrava una serata come tante per un anonimo Pino, sbadigliando davanti al suo piccolo televisore. Poi, improvvisamente, viene catapultato all’interno del piccolo schermo. Intraprende così un lungo viaggio nel cinema e nella tv italiana, scoprendo la società e la cultura di un tempo, tra gli Anni Sessanta e Ottanta. Tra una scena e l’altra, gli intermezzi musicali dei Baraonna, estratti di celebre sigle e omaggi ai grandi film e ai grandi attori.
LA RECENSIONE – Pino Insegno nel suo mestiere è un fuoriclasse: il suo piglio scanzonato e la sua travolgente verve romana coinvolge e fa divertire tutti. Durante lo spettacolo dà il meglio di sé durante i monologhi, che risultano esilaranti quando prende in giro fiction televisive e stereotipi cinematografici. Ottima l’interazione col pubblico. Uno spettacolo adatto a tutti, il divertimento è garantito.
INFO – Atto unico, durata 90 minuti. Teatro della Cometa – Via del Teatro Marcello, 4 – 00186. Orari spettacolo : venerdì ore 21.00, sabato doppia replica ore 17,00 e ore 21,00. Domenica ore 17.00. Costo biglietti: platea 30 euro, prima galleria 25 euro, seconda galleria 20 euro.
IN ARRIVO – Dal 16 al 28 febbraio al Teatro della Cometa di Roma arriva Frida Kahlo – Il ritratto di una donna. Magdalena Carmen Frieda Kahlo Calderòn, sensibilissima pittrice, riconosciuta icona dell’emancipazione della femminilità, viene oggi rappresentata attraverso un testo teatrale, con l’ambizione di offrire al pubblico il messaggio sulla verità emotiva che la pittrice ha voluto imprimere su alcune delle sue tele. Una verità che appartiene all’universo femminile, ma che dovrebbe essere custodita da ogni essere umano, uomo o donna che sia, quale filo conduttore del ciclo vitale. Un inno alla vita, alla gioia, alla passione, alla forte motivazione di rimanere ancorata al presente, al “qui ed ora”, senza mai avere la paura del passato ed avendo sempre speranza per il futuro.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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