100 anni dalla nascita di Andreotti, a Roma due mostre per ricordarlo
Last Updated on 09/05/2019
A 100 anni dalla sua nascita, arrivano nella Capitale due mostre per ricordare l’ex leader della DC
Due mostre fotografiche dedicate a Giulio Andreotti nel centenario della nascita. “Una vita per lo Stato” sarà ospitata presso il Senato della Repubblica, nella Biblioteca Giovanni Spadolini, sino al 10 febbraio. “Immagini di una vita”, invece, si trova presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, Pio Sodalizio dei Piceni, sino al 17 febbraio.

Curate entrambe dalla famiglia Andreotti, le due esposizioni raccontano con foto provenienti da archivi pubblici e collezioni private l’uomo accanto al politico. Inoltre documentano anche le trasformazioni dell’Italia dall’immediato dopoguerra all’inizio di questo secolo.
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Chi è Giulio Andreotti
Giulio Andreotti, nato il 14 gennaio 1919 e morto il 6 maggio 2013, è stato tra i principali esponenti della Democrazia Cristiana, partito protagonista della vita politica italiana per gran parte della seconda metà del XX secolo. Senatore a vita dal 1991, è stato il candidato più votato in Italia in tutte le elezioni politiche fino al 1991. Eccetto in sei casi. Inoltre è stato il politico con il maggior numero di incarichi governativi nella storia della repubblica.
A cavallo tra XX e XXI secolo subì un processo per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Fu assolto in primo grado dal Tribunale di Palermo. Il 2 maggio 2003 fu assolto anche dalla Corte d’appello di Palermo per i fatti successivi al 1980. Per quelli anteriori a tale data, l’organo giudicante stabilì che Andreotti aveva commesso il reato di associazione per delinquere con Cosa nostra.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.