“Replay”, Fortunato Depero e Peter Halley in mostra a Roma
Last Updated on 09/05/2019
I due artisti a confronto fino al 24 aprile presso la Galleria Futurism and Co
Cento anni (circa) di arte tra due grandi capolavori. Parliamo del “Ballerina” di Fortunato Depero del 1919 e “Nerve” di Peter Halley del 2016. Accomunate dall’assonanza di colori e linee, ma dagli stili diversi. Il confronto si potrà fare a Roma, nella mostra “Replay”, fino al 24 aprile alla Galleria Futurism and Co. Dove quadri e disegni di uno dei giganti del Futurismo e dell’esponente americano del nuovo concettualismo geometrico anni Ottanta verranno messi a confronto. A curarla Giancarlo Carpi e Graziano Melolascina.

Depero e Halley a confronto, due stili e due secoli a confronto
Nelle trenta opere provenienti da collezioni private il dinamismo e le figure umane robotizzate e meccaniche di Depero si alternano alle griglie, alle sbarre di prigione, ai condotti e ai labirinti del maestro newyorchese del Neo-Geo. E’ qui che emerge l’ aspetto seriale e pre-pop del grande futurista, impegnato negli anni venti anche nella pubblicità – Campari in primis – con soluzioni innovative e un accostamento ardito dei colori tornati a partire dagli anni Sessanta nella comunicazione commerciale.
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“Peter Halley è un mostro sacro, uno tra i cento artisti più quotati al mondo – dice Melolascina – Lavora con le più grandi gallerie. Lo si può considerare come Warhol o Basquiat ai loro tempi. In qualche modo ha ‘spiato’ Depero. I suoi tunnel, labirinti e percorsi esprimono concetti mentali. Il grande insegnamento di questa mostra è che due maestri diversi e distanti sono accomunati dallo stesso Dna geometrico”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.