Da Firenze al Museo di Roma, “Il carro d’oro” di Johann Paul Schor
Un ‘ospite d’onore’ al Museo di Roma: in esposizione Il carro d’oro di Johann Paul Schor proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze

Arriva al Museo di Roma, sino al 14 luglio, Il carro d’oro di Johann Paul Schor (1615-1674). Questa rappresenta la celebre raffigurazione dei festeggiamenti che si tenevano per il Carnevale romano in epoca barocca. Il prestigioso dipinto, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, sarà eccezionalmente esposto nella prima sala del percorso museale.
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Un atto di “reciproca generosità”
L’opera degli Uffizi, acquistata nel 2018, è dunque ora esposta al Museo di Roma come atto di reciproca generosità che fa seguito al prestito, accordato in via straordinaria, dell’emblematico e celeberrimo quadro Carosello nel cortile di palazzo Barberini di Filippo Gagliardi e Filippo Lauri, incluso stabilmente nel percorso espositivo del museo romano e concesso alla mostra fiorentina Il carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero splendore dei carnevali barocchi, appena conclusasi.
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Si presentano così al pubblico, separate da una sola sala espositiva e quindi idealmente affiancate, due opere conservate nelle rispettive raccolte. Quella del Museo di Roma, che raffigura la celebre Giostra dei Caroselli svoltasi durante il Carnevale del 1656, la notte del 28 febbraio, nel cortile di palazzo Barberini, e quella delle Gallerie degli Uffizi, che documenta invece il Carnevale del 1664, quando un sontuoso corteo ispirato al mito delle Esperidi sfilò nel centro di Roma per concludersi davanti al palazzo del principe Giovan Battista Borghese.
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Chi è Johann Paul Schor
L’artista tedesco, originario del Tirolo, giunse a Roma alla fine degli anni Trenta del Seicento, ottenendo da subito commissioni prestigiose da parte di grandi famiglie come i Chigi, i Colonna e i Borghese, conquistandosi anche la fiducia di Gian Lorenzo Bernini, con il quale collaborò alla realizzazione di scenografici “apparati effimeri” in occasioni di molte feste e celebrazioni.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.