Villa Medici, gli anni Ottanta e Novanta secondo 10 artisti
Last Updated on 24/09/2019
Inaugura stasera la nuova mostra di Villa Medici, “#80| #90”, visitabile sino al 6 ottobre 2019. A cura di Pier Paolo Pancotto, espone le opere di dieci artisti a confronto sugli anni Ottanta e Novanta

Inaugura stasera la nuova mostra di Villa Medici, “#80| #90”, visitabile sino al 6 ottobre 2019. A cura di Pier Paolo Pancotto, espone le opere di dieci artisti: Alfredo Aceto (Torino, 1991), Lupo Borgonovo (Milano, 1985), Benni Bosetto (Milano, 1987), Giulio Delvè (Napoli, 1984), Alessandro Di Pietro (Messina, 1987), Andrea Kvas (Trieste, 1986), Nicola Martini (Pontedera, 1984), Namsal Siedlecki (Greenfield, 1986), Alessandro Vizzini (Cagliari, 1985) e Andrea Zucchini (Brescia, 1987).
Scopri le mostre di Roma su Uozzart.com
Le opere in mostra
Uno sguardo su una stagione dell’arte in Italia compresa cronologicamente tra il penultimo decennio del 900 e l’avvio di quello successivo. Un arco temporale vicino ai nostri giorni, eppur sufficientemente maturo per essere considerato con la giusta distanza.
Uno sguardo naturalmente non esaustivo ma, quanto meno, indicativo su una generazione che si delinea attraverso il lavoro di dieci autori nati tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Una fase storica e sociale comune, che ciascuno di loro interpreta a proprio modo attraverso linguaggi, tecniche e contenuti differenti.
Leggi anche Villa Medici, una dimora storica concepita per la riflessione e il miglioramento del sé
Anni Ottanta e Novanta, dieci autori a confronto
Ne deriva un panorama creativo decisamente articolato ove, tranne qualche orientamento comune (una certa attenzione nei confronti del rapporto tra individuo e nuove tecnologie, un’analisi delle leggi scientifiche che regolano la vita dei materiali, un rinnovato interesse per la figura umana) l’eterogeneità prevale su una visione comune della realtà, in sintonia con la molteplicità di intenti che caratterizza il tempo presente.
Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.