“Ab imo pectore”, la personale di Silvio Formichetti a Pignataro Interamna
Stasera alle 18:00, in via Leone I, Pignataro Interamna (Fr) il vernissage inaugurale del noto pittore informale Silvio Formichetti

Stasera alle 18:00, in via Leone I, Pignataro Interamna, in provincia di Frosinone, il vernissage inaugurale del noto pittore informale. Saranno visibili fino al 16 novembre le opere di Silvio Formichetti, artista contemporaneo notato e portato avanti da Vittorio Sgarbi. Il progetto della mostra è di Cristiano Tomassi, titolare della Cristiano Art Gallery. Relatore Ivan Caccavale. Curatore Luigi D’agostino.
Le opere in mostra
Le tele esposte, quindici, tramite il linguaggio pittorico informale, mettono in scena l’interiorità dell’artista, come suggerito dal nome latino della mostra, che vuol dire “dal profondo del cuore”. Il messaggio dei lavori presentati è tutto affidato ai rapidi gesti pittorici, che di volta in volta si prestano a rappresentare vari stati d’animo ed emozioni. Forme informi rapide e pregne di colore sono quindi le linee guida cui è affidata la narrazione artistica. Citando l’autore in questione: “La pittura è poesia silenziosa, la poesia è pittura che parla.”
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Chi è l’artista
Silvio Formichetti nasce nel 1969 a Pratola Peligna (Aq). Dopo un’attenzione inziale nei confronti del figurativo, si avvicina a Pollock, all’Action Painting americana e a Dova, Afro, Vedova e Hans Hartung. L’astrattismo segnico e gestuale lo consacra come pittore di arte contemporanea.
Nel 2010, al Museo Colonna di Pescara, le sue opere vengono accostate a quelle di Mario Schifano nella mostra “Silvio Formichetti – Mario Schifano. Buio. Il confine del colore”. Nel 2011 viene invitato alla 54° Biennale di Venezia – padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi. L’anno successivo, a Cassino (Fr), presso il Teatro Manzoni, presenta la personale “Succisa Virescit”. Riceve, nel 2018, l’Award Certilux per l’arte Made in Italy. Quest’anno è stato selezionato per la mostra “I mille di Sgarbi”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.