Ponte di conversazione con Paolo Aita, la mostra a Villa Borghese
La mostra, dal 20 dicembre al 23 febbraio al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, è una collettiva di 54 opere create da artisti vari in omaggio al calabrese Paolo Aita, poeta, scrittore e critico d’arte e musicale.

Dal 20 dicembre al 23 febbraio, presso il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, sarà possibile visitare la mostra Ponte di conversazione con Paolo Aita. La collettiva è un omaggio al calabrese Paolo Aita, poeta, scrittore e critico d’arte e musicale. 54 le opere presenti, create da artisti vari
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Le opere in mostra
Le opere sono ispirate ad altrettante liriche cinesi del periodo T’Ang, tradotte da Aita e tratte dal suo libro Dove l’acqua riposa. L’esposizione si muove in uno spazio di ricerca interdisciplinare tra il limite e il confine. Il confine disegna una linea immaginaria tra situazioni diverse, tende alla staticità pur restando temporaneo. Mentre il limite è mutevole in quanto tensione continua verso l’oltre/altro.
I due termini caratterizzano lo spirito di ricerca e condivisione di questi incontri, che vogliono unire i confini delle specificità culturali con la vitalità prodotta dalla condivisione nei diversi campi del sapere. Lo spazio di confine diventa così occasione di dialogo. Un filo conduttore di ricerca e confronto con Uomo-Ponte che ha consegnato, attraverso il suo lavoro, una direzione culturale e spirituale.
Gli artisti della collettiva
Tra gli artisti in mostra, Claudio Adami, Salvatore Anelli, Bruno Ceccobelli. Gregorio Botta, Stefania Fabrizi, Felice Levini. Ghislain Mayaud, Luca Maria Patella, Alfredo Pirri. Fiorella Rizzo, Giuseppe Salvatori, Primarosa Cesarini Sforza.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.