Le location del cinema a Roma: Caro Diario, Lo chiamavano Jeeg Robot e Spectre
Prosegue il viaggio alla scoperta delle location romane che hanno incontrato il grande cinema, nazionale e internazionale. Ecco dove è stato girato Caro Diario, Lo chiamavano Jeeg Robot e Spectre

Prosegue il viaggio alla scoperta delle location romane che hanno incontrato il grande cinema. Quello nazionale e internazionale. Ecco i luoghi dove sono stati girati Caro Diario, Lo chiamavano Jeeg Robot e Spectre.
Scopri gli altri articoli “cinematografici” di Uozzart.com
Caro Diario di Nanni Moretti

Dopo aver parlato della vespa di Joe Bradley, ecco anche quella di Nanni Moretti, nel film “Caro diario”, in cui interpreta se stesso. Nel primo episodio, In Vespa, il protagonista gira attraverso i quartieri di una Roma estiva e semideserta. Da Garbatella ad Ostia, nei pressi del luogo in cui fu ucciso Pier Paolo Pasolini. I luoghi attraversati diventano metafora della dimensione in cui il protagonista vive. A metà tra l’autobiografia e la finzione.
Un attentato hollywoodiano a Roma in “Lo chiamavano Jeeg Robot”

L’eccentricità del cinema trova a Roma uno spazio in cui confrontare le proprie potenzialità e mettersi alla prova. La velocità e la spettacolarità degli effetti speciali crea quindi un contrasto di forte impatto visivo con lo sfondo della città. Gloriosamente immobile. In “Lo chiamavano Jeeg Robot” Gabriele Mainetti sperimenta la realtà aumentata. E lo stadio Olimpico diventa, forse con vena polemica, l’analogo di quello rappresentato nel cinema hollywoodiano di Nolan nel terzo film della trilogia di Batman.
Con grande coraggio il regista mette in scena la spettacolarità di un attentato dalle tinte fumettistiche. E non può mancare, ovviamente, la rocambolesca lotta esplosiva tra l’eroe e il suo antagonista. Un fare cinema nuovo all’interno dell’orizzonte italiano che mette alla prova i limiti del dispositivo cinematografico.
Spectre, l’adrenalina corre con la storia di Roma

Se l’Italia si affaccia all’impianto visivo della spettacolarità digitale con “Lo chiamavano Jeeg Robot”, Hollywood lo fa invece con la sua potenzialità ed esperienza regalando a Roma la ventiquattresima missione dell’agente segreto più famoso del mondo, James Bond in “Spectre” di Sam Mendes. La meraviglia della città e delle sue strade conferisce un valore aggiunto alle adrenaliniche sequenze di inseguimenti. Alcuni girati tra i viali di Trastevere fino alla Nomentana, nei pressi di Porta Pia.
L’Aston Martin dell’agente britannico, quindi, sfreccia sopra i sampietrini delle strade più iconiche della città. Da Piazza Navona a via delle Quattro Fontane a Ponte Milvio. Superando la Fontana di Trevi e la Terrazza del Fontanone. Una forte esperienza estetica e sensoriale. Capace di coinvolgere lo spettatore nel vivo dell’azione.
Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News

Classe 1996 , laureato presso la facoltà di lettere e filosofia. Il mio interesse per l’arte, declinata nella forma dell’immagine, ha suscitato in me il desiderio di osservarla e amarla attraverso una continua ricerca e analisi delle sue forme e significati. Influenzato dalla magia del rito teatrale ricerco nel cinema quella stessa capacità di trasportare lo sguardo dello spettatore aldilà della rappresentazione.
1 Comment »