Cruor, da settembre l’installazione di Renata Rampazzi a Villa Borghese
Last Updated on 28/05/2020
Dal 16 settembre 2020 al 10 gennaio 2021 sarà visitabile a Roma, presso Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, l’installazione “Cruor” di Renata Rampazzi, già presentata alla Fondazione G. Cini di Venezia. A cura di Claudio Strinati.

Dal 16 settembre 2020 al 10 gennaio 2021 sarà visitabile a Roma, presso Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, l’installazione “Cruor” di Renata Rampazzi, già presentata alla Fondazione G. Cini di Venezia. A cura di
Claudio Strinati.
Una ricerca informale fatta di grumi e di lacerazioni
L’installazione dell’artista Renata Rampazzi prevede la realizzazione di una serie di pannelli fatti di garze e tele. Queste pendono dal soffitto, così da evocare una sorta di processione. La mostra è una ricerca informale fatta di grumi e di lacerazioni. Le tele sono frutto di un processo in cui colando, col metodo controllato del dripping, filamenti carmini si rappresenta un processo allusivo di macchie color sangue coagulato ispirato alle ferite. L’installazione prevede, inoltre, un coinvolgimento fisico ed emozionale dello spettatore, come presupposto e conseguenza dell’operazione estetica.
Info, costi e orari
Luogo: Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Orario: dal 16 settembre 2020 al 10 gennaio 2021. Le date indicate potrebbero subire variazioni. Da martedì a venerdì e festivi ore 13.00 – 19.00 (ingresso fino alle 18.30). Mentre sabato e domenica ore 10.00 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).
Biglietto d’ingresso: gratuito.
Appassionati di arte, teatro, cinema, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.