Il divino viaggio di Dante alle Terme di Caracalla
Nell’anno del primo Dantedì, arriva “La Commedia alle Terme di Caracalla”. La voce di Franco Ricordi sarà il filo conduttore tra i canti dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, nella suggestiva scenografia delle Terme di Caracalla. Sino al 2 settembre.

Nell’anno del primo Dantedì, la Soprintendenza Speciale di Roma, guidata dal Soprintendente Speciale Daniela Porro, ha inaugurato ieri sera gli appuntamenti de “La Commedia alle Terme di Caracalla”. La voce di Franco Ricordi, interprete di una lettura critica dell’opera dantesca, sarà il filo conduttore attraverso i canti scelti dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Il tutto nella suggestiva scenografia delle Terme di Caracalla. Sino al 2 settembre.
La voce di Franco Ricordi, interprete di una lettura critica dell’opera dantesca
Già nell’estate del 2018, la Soprintendenza Speciale di Roma aveva ospitato due appuntamenti della rassegna Dante per Roma. Creando una interessante sinergia tra l’ambientazione narrativa e quella fisica. Nel 2020 saranno 21 le serate dedicate alla Commedia e, come spiega Ricordi, “Dante è per noi quello che Virgilio fu per lui: una vera ancora di salvezza, in modo particolare in questa situazione di grande smarrimento in cui ci troviamo, soprattutto nell’ambito della Cultura, del pensiero e delle arti dal vivo”.
Le Terme di Caracalla saranno di volta in volta lo scenario dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso
Tutti i lunedì, martedì e mercoledì sino al 2 settembre alle ore 21 le Terme di Caracalla, illuminate in modo ancora più suggestivo, saranno di volta in volta lo scenario dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Gli eventi sono ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su http://www.coopculture.it (diritti di prenotazione 2,00 euro). Si ricorda che sono attive le disposizioni di sicurezza anti-Covid ed è necessario indossare le mascherine.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.