E’ morto Quino, il papà di Mafalda: la strana genesi della bambina sempre polemica
Era il 1963 quando nacque Mafalda, il personaggio cult nato dalla penna di Quino. La genesi della piccola-grande bambina è abbastanza strana: doveva infatti servire per una pubblicità…

E’ morto in Argentina Joaquín Salvador Lavado, anche conosciuto come Quino. Era il disegnatore del celebre personaggio di Mafalda, la famosa bambina sempre polemica con tutto e tutti. Considerato l’umorista in lingua spagnola più tradotto al mondo, si è spento a Mendoza, dove era nato nel 1932 e dove era tornato nel 2017 in seguito alla morte della moglie Alicia.
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Biografia del disegnatore
Joaquín Lavado nasce il 17 luglio 1932 a Mendoza (anche se all’anagrafe risulta nato il 17 agosto). Era figlio di immigrati spagnoli originari di Fuengirola (in Andalusia). In famiglia, sin dalla nascita, venne chiamato “Quino” per distinguerlo dallo zio Joaquín Tejón, pittore e disegnatore pubblicitario. Durante l’adolescenza rimase orfano di madre (1945) e di padre (1948). Poi, terminata la scuola dell’obbligo, si iscrisse alla Scuola di Belle Arti di Mendoza nel 1945 che abbandonò due anni dopo. L’anno successivo riuscì a vendere il suo primo fumetto di pubblicità ad un negozio di tessuti.
Gli inizi della carriera
Nel 1951 si recò a Buenos Aires con l’intenzione di trovare lavoro come fumettista. Tornò quindi a Mendoza e nel 1954 si trasferì a Buenos Aires sempre con l’intento di realizzare il suo sogno di lavoro. E questa volta le cose andarono diversamente: i suoi disegni infatti vennero pubblicati regolarmente sulla pagina umoristica del settimanale “Esto es”. Nel 1957 iniziò a pubblicare con regolarità su “Rico Tipo” e l’anno successivo cominciò ad occuparsi anche di grafica pubblicitaria.
La genesi di Mafalda
Era il 1963 quando nacque Mafalda. La genesi della piccola-grande bambina è abbastanza strana. Doveva infatti servire per pubblicizzare una marca di elettrodomestici: la Mansfield il cui logo conteneva una M e una A (da cui Mafalda, una bambina piena di idee per migliorare il mondo). Quino non fece quella campagna pubblicitaria ma gli restarono alcune strisce.
Nel 1964 la bambina, a cui il nome di Quino è ormai indissolubilmente associato, comparve in tre strisce pubblicate da “Gregorio”, supplemento umoristico della rivista “Leoplán”, Il 29 settembre Quino inizia a pubblicare regolarmente le strisce di Mafalda su “Primera Plana”, il settimanale argentino più importante dell’epoca. Il 9 marzo dell’anno successivo terminò la collaborazione con il settimanale e Mafalda passò sulle pagine del quotidiano “El Mundo”. Per il Natale 1966 l’editore Jorge Álvarez pubblicò il primo libro che raccoglieva in ordine cronologico le strisce di Mafalda. La tiratura di 5.000 copie andò esaurita in due giorni.
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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