Money go round: la filigrana, il mondo, la street art
Last Updated on 03/11/2020
Cosa succederebbe se le diverse banconote di tutto il mondo passassero per le creative mani di oltre 30 street artist? La risposta prova a darcela Rosso20Sette arte contemporanea con la stravagante mostra Money go round. Benvenuti nel caveau segreto dell’arte urbana…

Cosa succederebbe se le diverse banconote di tutto il mondo passassero per le creative mani di oltre 30 street artist? La risposta prova a darcela Rosso20Sette arte contemporanea con la stravagante mostra Money go round. Beneventi nel caveau segreto dell’arte urbana.
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Il colorato mondo dei soldi
Le banconote sono dei piccoli pezzetti di carta sui quali, potremmo azzardare, si basa il mondo. Meno pesanti delle monete e con un valore più alto, le incontriamo ogni giorno sul nostro cammino. Sono utili per il commercio e facilmente trasportabili. Sono stranamente democratiche. Tante o poche tutti le hanno possedute e utilizzate. Sono ovunque nel mondo. Iconiche, colorate, indispensabili.
Cambiano, si modificano, escono “fuori corso” e sono capaci di raccontarci storie. Ci parlano di paesi lontani o di personaggi importanti. Sono una piccola fotografia del tempo da cui provengono. Basta osservarle. Ci ricordiamo ancora il faccione di Giuseppe Verdi e la sorridente Rita Levi Montalcini sulle mille lire, ad esempio? E che dire dell’effige della sempre imperturbabile Regina Elisabetta o dei celeberrimi presidenti americani sui dollari? Ritratti che ormai sono entrati prepotentemente nel nostro immaginario collettivo.
Il rapporto che lega l’arte al denaro è da sempre assai ambiguo e controverso. “Opere dal valore inestimabile”, una frase di uso comune quando si parla di oggetti d’arte, spesso pezzi unici, prodotti da prestigiose firme. Dunque, è l’aspetto economico a determinare il valore di un’opera? I fogli di filigrana possono essere utilizzati come supporto per delle opere d’arte? A questi e molti altri interrogativi prova a rispondere la mostra dal titolo Money go round.
Money money money. Must be funny!
Presso la galleria Rosso20sette arte contemporanea, situata a Roma, sono esposte ben 140 banconote trasformate, da 32 artisti di fama internazionale, in autentiche opere d’arte. L’esposizione, inaugurata lo scorso 26 settembre, è stata curata da Edoardo Marcenaro che, insieme con Emanuela Genovese e Giulio Fazio, hanno prodotto anche i testi a corredo di questa stravagante collettiva. Parole e riflessioni che si ritrovano anche all’interno dell’originalissimo catalogo e sono un valido supporto per comprendere appieno il concept.
Entrando nei locali di Rosso20sette ci si accorge immediatamente che ogni parete è dedicata ad un continente e vicino alla cartina geografica troviamo le banconote, corrente corso, delle nazioni che compongono quella zona del mondo. Tanti gli artisti intervenuti, impossibile citarli tutti, diversi per stili, tecniche e background. L’ispirazione per la realizzazione delle opere è venuta da più parti. C’è chi si è confrontato con i volti noti, chi ha fatto riferimento alla religione e alla mitologia dei differenti paesi e chi si è concentrato su temi di spiccata attualità.
In mostra anche le opere di Paola Beck, Lucamaleonte, About Ponny, Paula Dusa, Chekos, Neve, Maupal, Diavù, UNO, Piotr Hanzelewicz, Daniele Tozzi, Alessandra Carloni e Stella Tasca
La natura, ad esempio, entra prepotentemente nelle banconote grazie a Paola Beck, Lucamaleonte, About Ponny e Paula Dusa. I ritratti a stencil di Chekos e quelli con il sangue di Neve ci fanno viaggiare in posti lontani come Cile, Venezuela, Gambia o Bahrain. E se la lucida ironia di Maupal ha colpito tra le altre la sterlina e il dollaro Taiwanese, Diavù disegna le divinità arcaiche e gli animali mitologici di alcune nazioni come Slovenia, Ucraina e Isola di Man.
In un susseguirsi ininterrotto di immagini, colori e paesi diventa sempre più divertente e curioso il giro del mondo fatto di banconote. Ecco dunque che, lo “sfacciato” UNO fa uscire raggi laser multi colore dagli occhi dei personaggi effigiati e le opere di Piotr Hanzelewicz, che da sempre usa il denaro per i suoi lavori, ci regalano un “intreccio” tra realtà e metafisica.
Il possente lettering di Daniele Tozzi, la delicatezza poetica di Alessandra Carloni, l’irriverenza variopinta di Stella Tasca, sarebbe davvero troppo lunga la lista di artisti che si sono confrontati con le diverse carte moneta e i paesi dalle quali esse provengono.
Le cartine geografiche e il mappamondo
Tutte queste coloratissime banconote potrebbero portare lo spettatore a perdere letteralmente la bussola, ma in suo soccorso ecco arrivare le mappe dei continenti, anch’esse rivisitate in chiave street art. La nostra “cara” Europa è stata affidata a Demetrio Di Grado che ha deciso, con il suo classico stile collage, di rappresentare un bambino intento a cancellare (letteralmente) il Regno Unito. Chiaro riferimento al fenomeno Brexit che porterà la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea il prossimo 31 gennaio. Un paradosso che si accentua ancora di più se teniamo in considerazione il motto della UE, riportato anche nell’opera: “Uniti nella diversità”.
Lucamaleonte nella sua cartina dell’Africa rappresenta un vivace fiore rosa circondato da una fitta vegetazione. La scarsità di acqua è cosa ben risaputa ed è solo uno dei tanti problemi che attanagliano il continente. Disegnare un fiore e tanto verde intorno è forse un modo per immaginare questa gigantesca parte di mondo capace di superare tutte le difficoltà. La speranza e la buona volontà saranno capaci di far fiorire piante nel deserto.
Le cartine di Demetrio Di Grado, Lucamaleonte, Solo, Maupal, Amalia C, Diavù, Diamond ed Emmeu
Solo e Maupal si “spartiscono” le Americhe. Il primo mescola realtà e fumetti per rappresentare gli USA e il Canada. Cowboy e nativi americani sovrastano interamente i confini geografici della mappa spedendo lo spettatore direttamente nel selvaggio West. L’America Latina, invece, diventa il luogo da cui, metaforicamente ma non solo, si eleva l’ormai arcinoto Superpope di Maupal. Dalla sua amatissima Argentina Papa Francesco ha “spiccato il volo” per provare, come fanno tutti i veri supereroi, a rendere il mondo un posto migliore, più equo e più pacifico.
L’Antartide, il luogo meno ospitale ed abitato della Terra, è argomento di reinterpretazione per la raffinata Amalia C (a.k.a. Amalia Caratozzolo). Sulla mappa di questo glaciale continente due grandi mani si levano dalle acque in cerca di aiuto. I cambiamenti climatici, causati dall’uomo, ci impongono di trovare una soluzione in tempi rapidi. Questo luogo lontano già sofferente è quello che ha maggiormente bisogno di soluzioni quanto prima.
Sulla cartina dell’Oceania, Diavù decide di rappresentare Kunapipi. Questa divinità, secondo la cultura aborigena australiana, ha avuto il compito di creare l’uomo e tutti gli esseri viventi comprese piante e animali. Ha il particolare potere di trasformarsi nel Serpente Arcobaleno, altro animale mitologico per i nativi australiani. Le immagini degli incendi che hanno colpito brutalmente questa parte del mondo non possono essere dimenticate ed ecco perché Diavù mette letteralmente a fuoco ogni isola di questo continente.
La misteriosa e suadente Asia è stata affidata a Diamond che, con una serie di ritratti a china sulla cartina, ci regala un caleidoscopio di razze, culture, etnie e religioni. Una diversità ammaliante e coinvolgente di cui, tutto sommato, è fatto il nostro pianeta. A tal proposito non va dimenticato il mappamondo vintage “ripensato” in chiave optical da Emmeu. Su questa superficie sferica e ricoperta di cuoio lo street artist ha dato sfogo alla sua indole geometrica e alla sua vena optical che ben si adatta a questo oggetto di stampo antico.
Oltre i confini
Money go round è dunque una mostra in cui la street art è capace di prenderci per mano facendoci oltrepassare confini geografici e non solo. In un momento difficile come quello in cui viviamo viaggiare con la fantasia, anche grazie all’arte, è forse una delle poche cose che ci sono ancora concesse. In attesa di tornare a viaggiare anche fisicamente, non perdetevi Money go round. Avete tempo fino al 14 novembre (salvo nuovi decreti o restrizioni) per il più pazzesco e colorato giro del mondo degli ultimi anni. I soldi girano. Vanno e vengono. Ma queste banconote sono imperdibili.
Le foto della mostra
Photo Credits by Giorgio Silvestrelli
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Giorgio Silvestrelli nasce ad Ancona in un caldo giovedì di giugno all’inizio degli anni ’80.
Consegue una Laura Magistrale in Scienze della Comunicazione presso la facoltà di Macerata. Dal 1992 inizia ad appassionarsi ai Graffiti e Aerosol Art. Freelance nel mondo della comunicazione, copywriter, appassionato di arte contemporanea e profondo conoscitore della street art, legge e colleziona fumetti sin dalla più tenera età, ama il cinema e i videogames. S’interessa di art toys, molto più che semplici giocattoli. Parla correntemente inglese e ascolta principalmente black music.