Gallerie Urbane, a Roma 75 campane del vetro diventano opere d’arte
Le opere di Gallerie Urbane sono state realizzate da una squadra di 15 street artist: Alessandra Carloni, Controllo Remoto, Gojo, Moby Dick, Kenji, DesX, Matteo Brogi, Napal Naps, Point Eyes (Yest + Er Pinto), Hoek, Eliseo Sonnino, Karma Factory (Wuarky + Nemea), Lola Poleggi, Arash, Umanamente in Bilico…

Bellezza “urban e street” e sensibilizzazione all’ecosostenibilità e alla riqualificazione. Partito il progetto Gau – Gallerie Urbane, iniziativa promossa da Progetto Goldstein, all’interno di La Città Ideale. Per la sua edizione 2020 15 artisti hanno realizzato 75 nuove opere, tutte disegnate sulle campane per la raccolta differenziata del vetro.
Leggi gli altri articoli sulla street art di Uozzart.com
Gli artisti e le vie interessate
Questi tutti gli artisti, le cui opere sono presenti sulla pagina Facebook de La città ideale. Alessandra Carlon, Controllo Remoto, Gojo, Moby Dick, Kenji, DesX, Matteo Brogi. E ancora Napal Naps, Point Eyes (Yest + Er Pinto), Hoek, Eliseo Sonnino. Infine Karma Factory (Wuarky + Nemea), Lola Poleggi, Arash, Umanamente in Bilico. Queste campane si trovano lungo Viale Gregorio VII, Circonvallazione Cornelia e via Baldo degli Ubaldi.
Le iniziative digitali
Gallerie urbane nasce da un’idea di Fabio Morgan, con la direzione artistica e la curatela Alessandra Muschella. L’iniziativa prevede anche attività digitali, dedicate ai più giovani. Il 5 dicembre, online, pubblicati i risultati del laboratorio sul riciclo creativo ‘La città ideale di Capitan Riciclo’. Mentre il 6 dicembre è stato inaugurato il “Muro d’artista”. Inoltre, sempre domenica, la trasmissione online del medio-metraggio Gau, diretto da Marta Franceschelli.
Appassionati di arte, teatro, cinema, libri, spettacolo e cultura? Seguite le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.