Estate 2021, Garavaglia promette: “Tutta Italia in zona gialla”
Last Updated on 26/03/2021
Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia promette un’estate in zona gialla, ma “i viaggi all’estero hanno bisogno ancora di tempo”. Poi aggiunge: “In Europa è stato approvato un lasciapassare, che non è un passaporto vaccinale. Quindi permette a chi è vaccinato di viaggiare, ma se non si è ancora stati vaccinati basta un tampone”.

“Quando arriverà la bella stagione saremo tutti in zona gialla e quindi vivremo l’estate come l’anno scorso senza tanti problemi. Nel mentre proseguirà anche la campagna vaccinale e questa sarà la grande novità rispetto all’anno scorso. Non ci sono motivi che ci lascino pensare che quest’estate sarà diversa dalla scorsa. I problemi creati dalla scorsa estate? Li eviteremo con controlli e tamponi, oltre che grazie ai vaccini. Discoteche all’aperto con certe regole? Perché no. Con la massima sicurezza da aprile in poi iniziamo ad aprire tutto”. Sono le parole del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia a ‘The Breakfast Club’ su Radio Capital.
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“Approvato in Europa un lasciapassare che permette a chi è vaccinato di viaggiare, altrimenti basta un tampone”
“Quest’estate – dichiara Garavaglia – sarà ancora un turismo Italia su Italia, i viaggi all’estero hanno bisogno ancora di tempo, però già ci sono segnali di ripresa. Con il senno di poi siamo tutti campioni, però se l’anno scorso la Sardegna avesse chiesto un tampone all’arrivo, di sicuro sarebbe andato meglio. Ma oramai il passato è il passato. In Europa è stato approvato un lasciapassare, che non è un passaporto vaccinale. Quindi permette a chi è vaccinato di viaggiare, ma se non si è ancora stati vaccinati basta un tampone. Queste regole – sottolinea – saranno valide per l’Italia ma anche per il resto d’Europa”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.