Il film del 1997 – La vita è bella, il capolavoro di Benigni dai record mondiali
Vincitore di tre Premi Oscar, miglior film straniero, miglior attore protagonista a Roberto Benigni e migliore colonna sonora a Nicola Piovani, su sette candidature. Vinse anche 9 David di Donatello e 5 Nastri d’argento. Alla sua uscita, in Italia incassò la cifra record di 92 miliardi di lire, divenendo il film italiano di maggiore incasso di sempre.

La vita è bella è un film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni. Vincitore di tre Premi Oscar, miglior film straniero, miglior attore protagonista (Roberto Benigni) e migliore colonna sonora (Nicola Piovani), su sette candidature. Vinse anche 9 David di Donatello e 5 Nastri d’argento. Alla sua uscita, in Italia incassò la cifra record di 92 miliardi di lire, divenendo il film italiano di maggiore incasso di sempre.
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La trama del film
La pellicola vede protagonista Guido Orefice, uomo ebreo ilare e giocoso, che – deportato insieme alla sua famiglia in un lager nazista – cercherà di proteggere il figlio dagli orrori dell’Olocausto, facendogli credere che tutto ciò che vedono sia parte di un fantastico gioco in cui dovranno affrontare prove durissime per vincere il meraviglioso premio finale.
I principali riconoscimenti
Vincitore di tre Premi Oscar, miglior film straniero, miglior attore protagonista (Roberto Benigni) e migliore colonna sonora (Nicola Piovani), su sette candidature. Vinse anche 9 David di Donatello e 5 Nastri d’argento. La colonna sonora firmata da Nicola Piovani fu acclamata in tutto il mondo, divenendo uno dei pezzi pregiati della discografia del compositore.
Tutti i record de La vita è bella
Alla sua uscita, in Italia incassò la cifra record di 92 miliardi di lire, divenendo il film italiano di maggiore incasso di sempre. Ma è anche il film italiano che ha incassato di più al mondo (229 milioni di dollari), il più premiato agli Oscar e il più visto al suo primo passaggio TV (oltre 16 milioni di spettatori e il 53% di share).
Perché questo titolo?
Il titolo del film venne inizialmente scelto dagli autori e dallo stesso Benigni per indicare l’imperturbabile volontà del protagonista di ricercare la felicità, anche nelle situazioni estremamente drammatiche. Fu poi il casuale ritrovamento della frase «La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore» del testamento di Lev Trotsky e della citazione «Io pensavo che la vita fuori era bella, e sarebbe ancora stata bella, e sarebbe stato veramente un peccato lasciarsi sommergere adesso» di Primo Levi nell’opera Se questo è un uomo, a decretare quello come titolo definitivo.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.