Il quadro del 1928 – “Thirty are better than one” di Andy Warhol e l’attacco al consumismo
Thirty are better than one risulta senza dubbio il quadro più famoso al mondo di Andy Warhol. L’artista americano riprodusse il dipinto in serie, come un poster. Nella riproduzione di Monna Lisa si rispecchiava lo spirito del tempo e specificatamente degli anni Sessanta.

Thirty are better than one risulta senza dubbio il quadro più famoso al mondo di Andy Warhol. L’artista americano (1928-1987) riprodusse il dipinto in serie, come un poster. Nella riproduzione di Monna Lisa si rispecchiava lo spirito del tempo e specificatamente degli anni Sessanta.
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Analisi dell’opera
Era il tempo in cui negli Stati Uniti si raccontava la società detta dei consumi, quindi, si viveva la contemporaneità e si cercava di superare le regole artistiche del passato. In virtù poi del gallerista newyorkese Leo Castelli di artisti se ne scoprirono tanti e diverse risultavano le nuove correnti artistiche. Pop Art era una di queste.
La critica al consumismo diventava una delle filosofie che la Pop Art adottava e si proponeva
Prendere oggetti e personaggi famosi, studiarne le trasformazioni nel tempo diventavano gli obiettivi da raggiungere. Lo stesso linguaggio della pubblicità era ormai ritenuto arte e il pubblico aveva uniformato e standardizzato i propri gusti. La critica al consumismo diventava una delle filosofie che la Pop Art adottava e si proponeva, infatti, quale movimento di ribellione alla società. Si utilizzavano il fumetto e la pubblicità che ne divennero i nuovi mezzi di comunicazione. Così la Gioconda diventava opera di tutti anziché opera d’arte di pregio capibile solo da pochi.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.