L’opera del 1917 – Fontana di Marcel Duchamp, l’orinatoio firmato Richard Mutt
Fontana è un’opera ready-made realizzata dall’artista Marcel Duchamp nel 1917. Mai esposta al pubblico e andata addirittura perduta, consiste in un comune orinatoio firmato “R. Mutt”. Viene considerata da alcuni storici dell’arte e teorici specializzati una delle maggiori opere d’arte del ventesimo secolo…

Fontana è un’opera ready-made realizzata dall’artista Marcel Duchamp nel 1917. Mai esposta al pubblico e andata addirittura perduta, consiste in un comune orinatoio firmato “R. Mutt”. Viene considerata da alcuni storici dell’arte e teorici specializzati una delle maggiori opere d’arte del ventesimo secolo. Dal 1964 esistono nel mondo sedici repliche dell’oggetto.
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Le interpretazioni dell’opera d’arte
Secondo un’interpretazione, Fontana venne realizzata quando Duchamp acquistò, a New York, un comune orinatoio modello Bedfordshire. Giunto nel proprio studio, l’artista ruotò di novanta gradi l’oggetto e vi scrisse “R. Mutt 1917”. Secondo un’altra versione, l’opera è il risultato di una collaborazione. In una lettera del 1917 scritta alla sorella Suzanne, Duchamp confessa di aver concepito il ready-made grazie ad una sua amica, che gli inviò l’orinatoio con lo pseudonimo “Richard Mutt”. Poteva trattarsi dell’artista Elsa von Freytag-Loringhoven, o Louise Norton, che scrisse più tardi l’articolo dedicato all’opera sulla rivista dada The Blind Man.
Le parole del filosofo Stephen Hicks: “Il messaggio dell’artista è evidente: l’Arte è qualcosa su cui puoi pisciare”
Il filosofo Stephen Hicks ha sostenuto che l’autore, essendo un buon conoscente della storia dell’arte europea, stava ovviamente facendo una dichiarazione provocatoria: «L’artista non è un grande creatore… Duchamp andò in un negozio di idraulica. L’opera non è un oggetto speciale… venne fabbricato in serie. L’esperienza artistica non è esaltante e nobilitante… nel migliore dei casi è confusionaria e lascia spesso disgustati. Ma all’infuori di ciò, Duchamp non ha semplicemente scelto un ready-made qualsiasi da mostrare. Utilizzando l’orinatoio, il messaggio dell’artista è evidente: l’Arte è qualcosa su cui puoi pisciare.»
Per cosa sta Richard Mutt?
Il nome “R. Mutt” è soggetto a più interpretazioni. Alcuni lo riconducono al fumetto Mutt and Jeff, mentre altri sostengono che fa riferimento alla parola tedesca “armut”, ossia “povertà”. Tuttavia, Duchamp suggerì che la “R” indicava la parola “Richard”, che nello slang francese fa riferimento ad un sacco contenente denaro. Di conseguenza, l’opera diviene, attraverso un gioco di parole concettuale, una sorta di “vitello d’oro scatologico”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.